17 luglio 2014 ore: 15:12
Famiglia

Minori, Cnca: “Italia tra i paesi Ue che allontana meno, fuori famiglia 3 ragazzi ogni mille abitanti”

La testimonianza di Liliana Marelli (Cnca) nel corso del convegno “5 buone ragioni per accogliere” organizzato da una rete di associazioni che si occupano di minori per sfatare falsi miti e pregiudizi sulle comunità di accoglienza. Il 26% dei ragazzi in comunità è stato allontanato dalla famiglia in base a una misura di “protezione urgente”
Bambino gioca a nascondino

ROMA - L’Italia è tra i paesi in Europa che meno ricorre all’allontanamento familiare : i minorenni fuori famiglia sono, infatti, il 9 per mille in Francia, l’8 per mille in Germania, il 6 per mille nel Regno Unito, il 4 per mille in Spagna e solo il 3 per mille in Italia. A sottolinearlo è Liliana Marelli, del Cnca, nel corso del convegno oggi a Roma “5 buone ragioni per accogliere” organizzato da una rete di associazioni che si occupano di minori per sfatare falsi miti e pregiudizi sulle comunità di accoglienza.

“I dati ufficiali, aggiornati al 31 dicembre 2011, parlano di 29.388 bambini e ragazzi allontanati dalla famiglia – spiega Marelli – di questi sono accolti in comunità 14.991 e 14.397sono in affido familiare. Ma è bene precisare che 6.986 di questi sono in affido a famiglie cha appartengono alla propria rete familiare e 1.926 sono stati inviati in comunità per procedimento penale”. Marelli ricorda, in particolare, che il 26% di questi ragazzi è stato allontanato dalla famiglia in base a una misura di “protezione urgente”, una misura cioè  prevista nel nostro ordinamento e decisa dal sindaco, spesso in collaborazione con le forze dell’ordine, per maltrattamento conclamato, abbandono o altre ragioni particolarmente gravi e impellenti. In totale minorenni italiani in comunità sono 10.148, “una cifra molto più bassa di quella complessiva – aggiunge Marelli -. Mentre  un ragazzo su tre in comunità è straniero, in maggioranza “non accompagnato”, cioè è arrivato senza famiglia sul territorio italiano”.

Nel corso dell’incontro è stata fornita anche una fotografia delle famiglie coinvolte negli allontanamenti. Nel 37 per cento dei casi- ricordano- l’allontanamento del minorenne è stabilito per “inadeguatezza genitoriale”, termine che non si riferisce ai normali limiti umani nell’esercitare un ruolo così difficile come quello del genitore, bensì a incapacità gravi di rispondere ai bisogni dei figli. Nel 12 per cento dei casi si tratta di maltrattamenti e incuria più abuso sessuale o violenza, nel 9 per cento di problemi di dipendenza da sostanze di uno o entrambi i genitori. È stato anche sottolineato che le difficoltà socio-economiche, che caratterizzano molte situazioni, non sono un motivo sufficiente, da sole, per l’allontanamento, come prevede esplicitamente la legge 149/01. Inoltre il 31 per cento degli allontanamenti è “consensuale”, cioè realizzato con l’assenso dei genitori. Il 91 per cento dei minorenni allontanati – sottolineano ancora- mantiene rapporti regolari con i familiari. (ec)

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