Rivolta al carcere minorile di Milano, don Rigoldi: "Manca un progetto educativo"
Don Gino Rigoldi
MILANO - Rivolta nel carcere per minori di Milano, Cesare Beccaria. La denuncia arriva dal Sappe, il Sindacato autonomo polizia enitenziaria. I disordini sarebbero iniziati domenica sera, quando un gruppo di ragazzi reclusi avrebbe picchiato un altro ragazzo. Il giorno dopo gli autori del pestaggio sono stati esclusi dalle attività educative, ma per protesta hanno iniziato a distruggere "vari suppellettili della sezione e del refettorio". "Dalle ore 10 alle 15 il padiglione interno è stato presidiato da tutto il personale di Polizia Penitenziaria reperibile, in servizio e non in servizio, che ha contenuto le violenze e limitato i danni. Una situazione assurda e grave, che merita interventi immediati”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe.
L'incidente di ieri è però solo l'ultimo in ordine cronologico di altri episodi di violenza e di scontri con gli agenti di custodia. "C'è un problema di fondo però -afferma don Gino Rigoldi, cappellano da oltre quarant'anni del Beccaria-. È innanzitutto una struttura fatiscente. Forse tra un mese entriamo nella parte ristrutturata. E poi ci sono gravi carenze nel progetto educativo. Da quasi due anni non c'è un direttore e per mesi è mancato anche il comandante degli agenti. Non c'è un pensiero di fondo sul progetto educativo, non c'è stata una direzione chiara. Il messaggio che arriva a questi ragazzi è confuso". (dp)