Sisma: parrucchiera va in pensione e dona tutto a un collega di Arquata
ARQUATA DEL TRONTO - Poltrone professionali, pareti mobili, specchi, lavelli e cinque postazioni complete per servire contemporaneamente altrettante clienti. E’ una storia a lieto fine, tra i mille problemi che da due anni e mezzo attanagliano le popolazioni del cratere, quella che si è consumata in questi giorni ad Arquata dove un parrucchiere che sta tentando di far ripartire la propria attività ha ricevuto in dono da una collega di San Benedetto del Tronto, neo pensionata, tutta l’attrezzatura del salone di bellezza appena dismesso.
Protagonista della vicenda è Adriana Mestichelli Tempesta che dopo più di 45 anni trascorsi tra spazzole e acconciature ha chiuso l’omonima parrucchieria nel centro della città rivierasca per andare in pensione e ha deciso di regalare tutto l’arredo al collega meno fortunato. Mentre l’impulso e i contatti tra i due professionisti sono arrivati dalla Cna Picena (Confederazione nazionale artigianato), attiva già dai momenti successivi al sisma nel sostegno alle attività commerciali messe in ginocchio dal terremoto, prima, e dallo spopolamento, poi.
“Sono associata alla Cna da sempre e sia dall’Associazione che grazie al passaparola di altri colleghi e rappresentanti ho pensato che le mie attrezzature potessero servire a qualche artigiano in difficoltà per i danni causati dal terremoto – racconta Adriana Mestichelli Tempesta -. Ho parlato solo telefonicamente con la signora che insieme al parrucchiere di Arquata riceverà le mie cose. L’ho sentita sinceramente contenta e rinfrancata. E questo mi basta”.
“Poter andare dal parrucchiere vicino casa – aggiunge Monia Capriotti, responsabile di Cna Benessere per il capoluogo e la zona montana – è una cosa importante per tutti e per gli anziani in particolare. Come settore che si occupa del benessere, non solo fisico, della persona, l’aspetto psicologico e motivazionale lo abbiamo affrontato più volte con i nostri associati anche con corsi mirati proprio a far stare a proprio agio chi si rivolge a un nostro artigiano. A cominciare da chi ha un problema di salute a chi, come in questo caso, ha perso tutto o quasi a causa del terremoto”.
Era un bilancio in chiaroscuro quello emerso dall’analisi che il centro studi della Cna regionale delle Marche aveva realizzato per conto della Cna di Ascoli, sui principali parametri economici ed occupazionali del piceno per il 2018. “La crescita del numero delle imprese, soprattutto nell’area del cratere terremoto – spiega Balloni - testimonia che il nostro tessuto imprenditoriale è ancora consolidato e non si rassegna al declino. Sono soprattutto le piccole e micro imprese, quelle con un massimo di nove dipendenti, a continuare a sostenere il territorio. Ma la loro presenza e i loro sforzi non possono ovviamente, senza sostegni adeguati, invertire la tendenza dell’occupazione”.
“Stiamo lavorando dai primi momenti post sisma per la ricostruzione materiale e morale delle attività – sottolinea il direttore, rilanciando la necessità di un efficace contrasto al rischio spopolamento - e ogni piccolo gesto come il dono di queste attrezzature professionali ci conforta, dimostrandoci che abbiamo intrapreso la strada giusta e l’unica possibile per una vera rinascita delle zone terremotate. Tutto concorre, dalle donazioni più consistenti a quelle di singoli che fanno quello che possono. E che spesso fanno la differenza fra la speranza e la rassegnazione”. (Teresa Valiani)