15 febbraio 2002 ore: 11:48
Economia

Situazione ''esplosiva'' alla Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte

PALERMO - Una situazione incandescente quella trovata dal vicepresidente vicario del consiglio comunale di Palermo Giuseppe Apprendi alla Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte, struttura da anni impegnata sul fronte dell’assistenza ai barboni e agli emarginati della città in cui, a fronte della disponibilità di 80 posti letto, ci sono circa 160 persone che dormono accampate nei corridoi, nei sottoscala, ovunque ci sia spazio. “La situazione è veramente esplosiva – afferma Apprendi – ed è aggravata dal fatto che non è stato dato il buono casa per il 2000. Così gli sfrattati si moltiplicano e sempre più persone bussano alla porta di Biagio Conte”.
La struttura offre alle persone accolte e assistite tutta una serie di servizi che comprendono la distribuzione dei beni di prima necessita, alimentari, vestiario e medicine e prestazioni mediche. Da anni ormai realizza anche la “Missione Notturna”, una ronda nei luoghi più frequentati e noti della città dalle persone emarginate, soprattutto i senza fissa dimora che vivono e dormono per strada e che non vogliono “staccarsi dal precario equilibrio che hanno raggiunto, dopo vari traumi, paure, mancate risposte da parte della società”. Il vicepresidente domani presenterà in consiglio comunale una mozione volta a sensibilizzare sulla situazione, impegnando il sindaco a trovare nella stessa zona una struttura che possa fungere da pronto soccorso abitativo, prima accoglienza per quanti non hanno un tetto sulla testa. “Bisogna solamente avere la volontà di fare qualcosa – aggiunge il vicepresidente – mettendosi concretamente attorno ad un tavolo per decidere il da farsi. Le soluzioni, del resto, ci sono. Di fronte alla Missione di Speranza e Carità c’è, per esempio, una struttura che dovrebbe diventare ben presto Osservatorio Astronomico, alle spalle c’è poi l’ex caserma aeronautica e in corso Tukory la caserma Sant’Antonio.Gli spazi ci sono. Bisogna, però, capire che esiste una vera emergenza che sta andando oltre le più semplici previsioni. Per questo ritengo indispensabile organizzare al più presto una conferenza di servizi volta ad identificare le soluzioni adeguate”.
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