Sollicciano, gli agenti scrivono a Nardella: “Degrado strutturale e sicurezza a rischio”
- FIRENZE – “Lo stato di degrado strutturale del carcere di Sollicciano è molto avanzato, con infiltrazioni d’acqua diffuse, associate ad una condizione di scarsa igiene ambientale. Ci sono centinaia di aperture nelle lunghe pareti dei corridoi che rendono vana la spesa pubblica per riscaldare tali ambienti”. Sono queste le dure parole di denuncia delle condizioni dell’istituto penitenziario fiorentino da parte del sindacato di polizia penitenziaria Fns Cisl, che hanno scritto una lettera al Provveditore regionale e al sindaco Nardella.
Tante le criticità del carcere su cui il sindacato si sofferma: “Molti dei cancelli che in passato erano stati automatizzati sono tornati ad un uso manuale (con le vecchie chiavi per intenderci) perché manca la manutenzione de motori”. E poi la cucina: “Delle due cucine esistenti, utili a preparare i pasti dei circa 750 detenuti presenti, ne funziona una sola soltanto”. E ancora: “Spazi comuni, come ad esempio la chiesa e la sala cinema al reparto femminile, sono interdetti all’uso per gravissime carenze strutturali”.
E poi il fronte sicurezza. “Il muro di cinta è inutilizzabile dopo un crollo avvenuto un anno prima e la dichiarata inagibilità certificata dopo un controllo dei Vigili del Fuoco. In alternativa il reparto di Polizia penitenziaria si è organizzato con strumenti di controllo elettronici e con servizi di ronda con automezzi e personale per la vigilanza armata. Ma il muro rimane lì, senza interventi per la sua messa in sicurezza, rappresentando un rischio nei già tanti rischi del lavoro in carcere, rischi per possibili ulteriori crolli che costringono il personale ad una ulteriore attenzione”.