26 agosto 2016 ore: 10:08
Economia

Terremoto, 268 i morti. Renzi: subito primi 50 milioni e stato di emergenza

L'annuncio di Renzi al termine del Consiglio dei ministri: il premier lancia "Casa Italia", per un "lavoro serio di prevenzione". A breve arriverà anche il blocco delle tasse per gli abitanti delle zone colpite. L'ultimo bilancio della Protezione civile è di 268 vittime
Terremoto, amatrice distrutta (24 agosto 2016) 11

ROMA - Il bilancio delle vittime del sisma in centro Italia, aggiornato dal dipartimento della Protezione civile, è di 268 morti. Delle 268 vittime del sisma del 24 agosto, 208 hanno perso la vita ad Amatrice, 49 ad Arquata e 11 ad Accumoli. 

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri di ieri ha annunciato lo stato di emergenza e primi 50 milioni per l’emergenza per far fronte all'emergenza causata dal terremoto che ha colpito il centro Italia al confine tra Lazio, Marche e Umbria. A breve arriverà anche il blocco delle tasse per gli abitanti delle zone colpite.

“SOLDI VANNO SPESI BENE, MODELLO ANAC PER LA RICOSTRUZIONE”. Sul tema dei fondi e della prevenzione, aggiunge poi Renzi, “bisogna fare una scommessa culturale” perchè “i soldi poi vanno spesi bene nel rispetto dei cittadini”. E “in questo senso- conclude il presidente del Consiglio, “il modello Anac può essere applicato anche nella ricostruzione“.

RENZI LANCIA ‘CASA ITALIA’, PER UN “LAVORO SERIO DI PREVENZIONE”. Il progetto “Casa Italia” per “affermare la cultura della prevenzione”, perchè “non basta essere all”avanguardia dell”emergenza“, annuncia il presidente del Consiglio. Si tratta di “un’operazione in cui intendiamo coinvolgere tutti gli attori del nostro Paese, insieme per ragionare su un progetto che sia il più serio e sistematico”.

A livello di esigenze del territorio, per le sue fragilità, “noi sappiamo di cosa c’è bisogno oggi“, dice il presidente del Consiglio, perchè “veniamo dall”esperienza dei sindaci” e “abbiamo chiaro in mente cosa serve oggi allItalia come piano straordinario di manutenzione e innovazione”. Ma ancora “dobbiamo riuscire ad essere seri con noi stessi sulle bonifiche sul dissesto idrogeologico, sulle questioni infrastrutturali e altri temi- aggiunge Renzi- l’efficienza energetica, la banda larga”.

"RESTARE VICINI ALLE RADICI UN DIRITTO, MA NO PROMESSE". Si deve consentire alle popolazioni colpite dal terremoto "il prima possibile di abbandonare le tende" ma si dovra' "gestire nel rispetto del territorio la possibilita' per queste persone di restare vicino alle proprie radici", condizione che rappresenta "una priorita' anzi un loro diritto", dice Renzi. Certo, "la priorita' immediata ora è continuare a lavorare", dice Renzi, e si deve "assicurare un posto dove dormire", pero' "come passeranno l'inverno" gli sfollati e' "ancora presto per dirlo". Quindi "vogliamo essere seri e rigorosi", spiega, perche'' "questo non e'' un settore in cui ci si lancia in sfide e promesse". Comunque, per quanto riguarda le soluzioni per ospitare gli sfollati "decideremo insieme ai sindaci- dice Renzi- cercheremo per chi vuole e per chi puo'' di farli restare sui loro territori". (DIRE)

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