Terremoto, a Rimini i musei comunali donano l’incasso
RIMINI – Musei, vigili, Protezione civile e consiglieri comunali si attivano, a Rimini, per le popolazioni colpite dal terremoto. I Musei comunali, infatti, aderiranno alla proposta avanzata dal ministero dei Beni culturali per devolvere gli incassi degli ingressi negli istituti culturali di domenica prossima per gli aiuti. “Un’iniziativa che avrebbe riguardato solo i musei statali – ha detto l’assessore alle Arti Massimo Pulini – e che abbiamo sentito come nostra estendendola anche alle nostre istituzioni museali”. Mentre è attivo il conto della Regione Emilia-Romagna (“Emilia Romagna per sisma Centro Italia”, Iban: IT 69G0200802435000104428964, causale: “Emilia-Romagna per sisma Centro Italia”, intestato a: Agenzia Protezione civile Emilia-Romagna), il Comune ricorda la possibilità di effettuare donazioni telefoniche col numero unico per gli sms solidali (45500). Nel frattempo, sono stati completati i preparativi per la partenza – probabilmente già da martedì – del primo gruppo di agenti della Polizia municipale che hanno aderito volontariamente alla richiesta che il Comune ha rivolto ai propri operatori. Sono stati infatti complessivamente una decina gli operatori che da subito si sono resi disponibili a recarsi nel centro Italia per il controllo del territorio, la viabilità e l’attività antisciacallaggio. Una decina, invece, le nuove adesioni che andranno a rinforzare il gruppo di volontari della Protezione civile riminese.
Ieri, poi, i consiglieri di Patto Civico Città di Rimini Mario Erbetta (capogruppo), Daniela De Leonardis, Davide Frisoni, Mirco Muratori e Mauro Zamagni hanno stabilito di devolvere il loro gettone di presenza del prossimo Consiglio comunale in programma nei primi giorni di settembre, a favore delle popolazioni terremotate di Amatrice, Arquata e Accumoli. “Uno stato d’emergenza verso il quale non possiamo rimanere indifferenti. Abbiamo ritenuto opportuno dare da subito un contributo e un segnale”, dice Erbetta, che conclude: “Rimaniamo in ascolto e teniamo monitorata la situazione d’urgenza e siamo pronti a intervenire e a rinnovare il nostro contributo, come pure a valutare altre azioni a sostegno delle popolazioni colpite dalla tragedia”. (Dire)