Terremoto: a un vigile del fuoco il Premio Città di Castel Gandolfo
CASTEL GANDOLFO - Dopo il Premio Conrad Magirus che li ha incoronati miglior team al mondo per i soccorsi rivolti alle popolazioni delle zone terremotate, i vigili del fuoco italiani continuano a ricevere riconoscimenti per la complessa e straordinaria opera prestata sui diversi scenari che dalla notte del 24 agosto si sono alternati nel centro Italia. L’ultimo in ordine di tempo arriva dal comune di Castel Gandolfo che ha voluto assegnare il Premio Città di Castel Gandolfo a uno dei suoi residenti, impegnato dall’estate scorsa nelle zone dei crateri: Lorenzo Botti, caposquadra dei vigili del fuoco di Roma, istruttore esperto nazionale di Unità cinofila.
Presente col suo cane nelle diverse situazioni di emergenza, da Amatrice a Norcia, da Camerino e Rigopiano, il caposquadra ha una dedica speciale per questo riconoscimento.
“Sono nato a Castel Gandolfo e anche mio padre era castellano - racconta Lorenzo Botti -. Sono cresciuto in paese, frequentando l’oratorio e facendo tanto volontariato, portavamo i bambini in gita, facevamo teatro e suonavamo in un gruppo che esiste ancora e che ci fa divertire nel tempo libero. Dopo i servizi di Redattore Sociale con cui avete raccontato il nostro lavoro, seguendo gli interventi delle nostre squadre, e dopo avermi visto in televisione, mi ha chiamato il sindaco: i castellani avevano proposto di assegnare a me il premio per il 2016 e mi chiedevano se fossi favorevole a riceverlo. Mi fa piacere ricevere il riconoscimento del paese, soprattutto perché posso dedicarlo a mio padre che mi ha insegnato ad amare profondamente Castel Gandolfo tanto che, pur abitando in un altro comune, non ho mai voluto cambiare la residenza”.
“Il Comune di Castel Gandolfo - annuncia l’ente - conferisce ogni anno il Premio a personalità, enti ed associazioni ‘che nel corso di ogni anno abbiano fatto derivare alla Città prestigio, lustro e migliore qualità della vita ovvero si siano distinte in qualsivoglia branca della cultura, dello sport, dello scibile umano’. Il prossimo 4 marzo alle ore 11.30, nell’Aula consiliare del Comune, il prestigioso titolo sarà conferito a due cittadini castellani molto conosciuti e impegnati a favore della comunità, che nel 2016 si sono distinti con azioni di particolare valore: Lorenzo Botti e Luciano Mariani.
Il premio conferito a Lorenzo Botti è un premio dato al coraggio, alla determinazione e dedizione dimostrati, insieme a tutti i Vigili del Fuoco, in occasione dei terremoti che hanno devastato il Centro Italia.
Dal 24 agosto tutti abbiamo impresse nel cuore e nella mente le immagini dei Vigili del Fuoco che scavano tra macerie, polvere e distruzione in una corsa affannata contro il tempo per salvare più vite umane possibili, e la commozione indicibile nel vedere affiorare volti impolverati, ma vivi! Lorenzo è istruttore nazionale del nucleo cinofilo dei Vigili del Fuoco, e da Amatrice a Rigopiano è stato in prima linea in tutte le operazioni di soccorso. Con la sua squadra ha svolto un lavoro ai limiti del possibile che ha permesso di salvare diverse vite umane e che ci ha reso fieri ed orgogliosi come castellani e come italiani”.
Nel frattempo, la tragedia di Rigopiano e i 4 terremoti hanno segnato un punto nella storia dei soccorsi.
“Sì - spiega Lorenzo Botti - dopo Rigopiano si susseguono gli incontri e le conferenze per cercare di migliorare il possibile attraverso un’interfaccia generale sia con l’amministrazione che con tutti i comandi. Lo facciamo dalla sala operativa centrale di Roma a cui sono collegate tutte le direzioni, cercando di riesaminare quello che è successo per vedere ciò che è migliorabile in quelli che sono stati i soccorsi, le relazioni con gli enti sul posto, le comunicazioni, le attrezzature. Su questo stiamo lavorando, dalle cose più semplici a quelle più complicate. E’ stato uno scenario estremamente complesso ma che ora deve servire da lezione per affrontare nuove, possibili emergenze. Speriamo che questo punto abbia aperto gli occhi di tutti e ci metta nelle condizioni di migliorare sempre di più i nostri interventi”. (Teresa Valiani)