Terremoto: "non portate altro materiale ai centri di raccolta, ora servono soldi”
PERUGIA – Le necessità materiali sono ampiamente soddisfatte, al momento, per la popolazione sfollata in Umbria. La generosità è scattata ed è stata massima, mentre in diversi territori si ha notizia di iniziative di raccolta da parte di associazioni e perfino di privati che hanno messo a disposizione la propria abitazione quale centro di raccolta per contenere derrate alimentari e indumenti. Ma la parola d’ordine è organizzarsi e seguire le indicazioni degli operatori della Prociv per quel che riguarda i bisogni cui far fronte da qui in poi. Ciò che occorre, in questa fase, sono i soldi. “In questa fase di emergenza post sisma – ha affermato oggi la presidente della Regione Catiuscia Marini - ancora una volta gli umbri hanno dimostrato tutta la loro generosità facendo pervenire, in poche ore, ai centri di raccolta allestiti dai Comuni e dalla Protezione civile una grande quantità di materiale da inviare nelle zone colpite dal sisma”: lo comunica la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini -. Al momento i bisogni sono stati ampiamente soddisfatti”. Ringraziando tutti i cittadini, la presidente lancia un appello, quello a “non portare altro materiale ai centri di raccolta, mentre è importante che la solidarietà della popolazione si manifesti, a seconda della disponibilità di ognuno, con un contributo economico”. A questo scopo la Regione Umbria ha attivato un conto corrente, al quale la Protezione civile attingerà per specifiche azioni da mettere in campo. Questo l’Iban del c/c: IT32R02008 03033000104429137, “Regione Umbria_Sisma agosto 2016”.
Intanto proprio in questi minuti dal Centro regionale di protezione civile arrivano i primi numeri: 539 le persone che, nei centri umbri colpiti dal sisma, sono state assistite la notte scorsa nei ricoveri approntati dal sistema regionale di protezione civile dell’Umbria che ha messo a disposizione complessivamente 866 posti letto. L’affluenza maggiore nelle strutture di Norcia (150 persone al Tennis Club, 70 a San Pellegrino, 60 ad Ancarano e 40 a Campi), presso il centro di aggregazione di Preci (60 persone) e ad Avendita di Cascia (40 persone). Ventuno le aree di ricovero. Sono state allestite 59 tende, 34 delle quali nel territorio di Cascia. La protezione civile ha erogato finora 190 pasti a Norcia e nella frazione di San Pellegrino. Il sistema dei soccorsi e dell’assistenza sta facendo fronte, al momento, in maniera autonoma ai bisogni delle popolazioni colpite nella regione. Le criticità sarebbero destinate a crescere se, con il proseguimento dello sciame sismico, dovesse aumentare il numero dei senza tetto. (ep)