Terremoto, volontari per un anno al fianco della popolazione colpita
- ROMA - Vicini alle Caritas e alla popolazione nelle Diocesi colpite: don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana ribadisce la piena solidarietà e disponibilità di Caritas Italiana a sostenere l’impegno delle Caritas "che si sono prontamente attivate anche dopo le nuove scosse che hanno acuito ferite ancora vive". Sono stati subito contattati i delegati regionali delle Marche e dell’Umbria e i direttori delle Caritas più coinvolte da questa nuova emergenza: Camerino, Macerata e Spoleto-Norcia, precisa l'organizzazione. Gli operatori locali si sono messi a disposizione per far fronte alle necessità più immediate e stanno monitorando l’evolversi della situazione, nelle diverse frazioni e centri abitati.
"La rete Caritas è pronta a moltiplicare gli sforzi per dare risposte alle nuove necessità, - si legge in una nota - grazie anche all’avvio dei gemellaggi che vedono il coinvolgimento di tutte le Caritas, da Nord a Sud. Prosegue nel contempo l’impegno e l’accompagnamento nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto che ha suscitato una generosa risposta solidale, anche dall’estero. Tra le offerte ricevute, particolarmente significativa è quella della comunità cristiana di Erbil in Iraq che tramite l'Arcivescovo S.E. Mons. Bashar Warda, ha raccolto quasi 20.000 euro da destinare a favore dei terremotati". Un segno di attenzione da parte di una "comunità in grande sofferenza, che ha sperimentato e sperimenta la vicinanza della rete Caritas ed è comunque capace di allargare lo sguardo verso le ferite degli altri, in un’ottica di autentica comunione cristiana".
Proprio in questi giorni Caritas Ambrosiana e le altre Caritas della delegazione Lombarda avevano ricevuto mandato di gemellarsi con le frazioni attorno ad Amatrice: 30 piccoli borghi sparsi sui monti, lungo la faglia sorgente del sisma, che ha aperto sul terreno un ferita ancora visibile per 25 chilometri. Piccoli centri rasi al suolo, come ad esempio Saletta, un paese fantasma dove anche la chiesa è venuta giù, o Retrosi. Gli abitanti di questi centri, per lo più agricoltori e allevatori, non hanno voluto lasciare i loro animali e vivono nei moduli prefabbricati accanto alle stalle. Ora con l’avvicinarsi dell’inverno e delle neve rischiano di rimanere isolati.
"Il vescovo mons. Domenico Pompili ci ha invitato a fare tre cose: stare accanto alle persone, promuovere le attività produttive e ricostruire il senso di identità – ha detto il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti che ha partecipato all’incontro. Questi saranno dunque gli assi portanti del nostro intervento che comincerà già nelle prossime settimane con l’invio degli operatori stabili che si traferiranno nel territorio per almeno un anno e affiancheranno i colleghi di Caritas Rieti già presenti. Suddivisi in squadre poi invieremo i volontari che stiamo selezionando in base alle competenze e ai bisogni. Siamo consapevoli, come ci ha detto il vescovo, che il terremoto non è alle spalle, ma davanti a noi e, anzi, proprio ora inizia forse il momento più difficile".
Il nuovo sisma ha bloccato la partenza della prima tendo struttura di aiuto alla popolazione che sarebbe dovuta sorgere a Visso. In questo momento si cerca di capire quali nuove necessità saranno registrate e quali risposte dare. Non si esclude che servano altre tendo strutture per dare conforto alla popolazione.
Prosegue la raccolta fondi. Si può contribuire sostenendo Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o tramite altri canali, tra cui on line sul sito www.caritas.it (causale "Terremoto centro Italia") o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto centro Italia”. Ecco i riferimenti bancari: Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 - Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474 - Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013 - UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
Fino ad ora i fedeli ambrosiani hanno donato 2.567.313 euro, di cui 1.213.313 raccolti dalle parrocchie grazie alla colletta nazionale della Cei promossa dalle Diocesi di Milano e 1.354.000 da Caritas Ambrosiana.