30 novembre 2021 ore: 11:31
Società

Ecuador, sempre più vittime in carcere: morti oltre 300 detenuti in 4 massacri

Nella stragrande maggioranza dei casi sono vittime di scontri tra bande legate ai cartelli della droga messicani. L’ultima strage risale al 13 novembre, nel carcere del Litorale, a Guayaquil
Guayaquil, Ecuador - Foto: Erico Silva (via Flickr) carcere in ecuador

In Ecuador sono sempre di più le persone uccise in carcere. Quest’anno sono morti oltre 300 detenuti in quattro diversi massacri. Vittime, nella stragrande maggioranza dei casi, di scontri tra bande legate ai cartelli della droga messicani.

L’ultima strage risale al 13 novembre, nel carcere del Litorale, a Guayaquil. Fonti ufficiali dell’esecutivo del Paese parlano di 68 morti e 25 feriti. Una vera e propria guerra, esplosa nel padiglione 2 per assicurarsi la distribuzione della droga e il mercato carcerario. E nella stessa prigione, lo scorso 28 settembre si erano avuti altri 118 morti, sempre a seguito di conflitti tra bande. Tanto che allora il neo presidente, Guillermo Lasso, aveva dichiarato lo stato d’emergenza per 60 giorni. A quanto pare, però, neppure questo è bastato a calmare la situazione, scatenata dai cartelli messicani di Sinaloa e Jalisco Nueva Generación alla ricerca di alleanze per il controllo della rotta portuale della città verso Stati Uniti ed Europa. Per questo motivo, Lasso ha già chiesto poteri speciali alla Corte Costituzionali per far entrare l’esercito nelle carceri.

Le vittime di questi conflitti, però, non sempre sono legate ai cartelli in lotta. Come nel caso di Victor Guaillas Gutama, contadino 50enne del Guayas, difensore della natura, che era stato imprigionato ingiustamente a Guyaquil. Il suo arresto risale al 2019 e l’uomo era in attesa di giudizio. Scrive la figlia di Victor, Letizia Guaillas: “In più di due anni abbiamo visto mio padre solo una volta... Il primo e unico incontro è stato con mia madre (Adriana Sarmiento), quattro mesi dopo l'arresto... Lo ha trovato triste e il suo corpo era totalmente segnato dalle botte e dalle torture. Lo hanno frustato per fare in modo che ci chiedesse di dare soldi in cambio della sua integrità fisica... Una volta l’hanno schiacciato sul pavimento e gli hanno tirato la lingua per estorcergli denaro...”.

La situazione nelle carceri del Paese è ormai fuori controllo. E lo confermano i numeri: oltre 50 omicidi nel 2019, 103 lo scorso anno e 305, finora, nel 2021. In tutto nei penitenziari ecuadoregni ci sono circa 40mila persone, di cui 8.542 nel pericoloso carcere del Litorale. Il tasso di sovraffollamento a livello nazionale è del 55% e si conta una guardia ogni 27 detenuti.

L’articolo integrale di Diego Battistessa, Ecuador: 305 morti nelle stragi in carcere nei primi 11 mesi del 2021, può essere letto su Osservatorio Diritti

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