25 settembre 2014 ore: 17:07
Immigrazione

30 euro per chi accoglie immigrati? Alfano smentisce Marino: “No del Viminale”

Con una nota ufficiale il ministro dice chiaramente che “il ministero non tirerà fuori un euro per questo”. Il sindaco di Roma aveva parlato di una decisione presa con il sottosegretario Manzione ma per Alfano non c’è nessuna volontà da parte del ministero di procedere in questo senso
Immigrati sbarcati durante pasto

ROMA – “Quanto riportato da alcuni giornali, circa la ‘decisione’ di corrispondere trenta euro alle famiglie che si renderebbero disponibili ad accogliere in casa immigrati adulti o minori figli di immigrati, non corrisponde, nel modo più assoluto, a una decisione assunta dal ministero dell'Interno né tantomeno a un’ iniziativa in via di attuazione. Vorrei essere chiaro, senza polemiche, con il sindaco di Roma: il Ministero dell'Interno non tirerà fuori un euro per questo. Ogni ipotesi di lavoro che mi dovesse essere presentata in questo senso, da chiunque provenga, sarà da me certamente bocciata”. Lo afferma in una nota ufficiale il ministro dell’Interno Angelino Alfano, prendendo le distanze da quanto affermato dal primo cittadino di Roma in queste ore.

In seguito a una riunione al Viminale con il sottosegretario Domenico Manzione, i rappresentanti di Anci e Conferenza delle Regioni, Ignazio Marino aveva parlato di una proposta messa sul tavolo proprio dal rappresentante del ministero: “insieme a Manzione - ha riferito il sindaco della Capitale - abbiamo immaginato la proposta che oltre all'affido di minori ci possa essere l'affido alle famiglie anche di adulti, con una partecipazione economica da parte del governo di 30 euro al giorno”. Secondo Marino “senza alterare il bilancio dello stato, perché i soldi investiti per ogni migrante sono 900 euro al mese, poterli affidare a una famiglia creerà una situazione di maggiore disponibilità all'accoglienza e all' integrazione sociale”. La proposta rilanciata da giornali locali e nazionali aveva già aperto un dibattito. Ma dopo poche ore è arrivata la smentita del ministro secondo cui "non si tratta in nessun modo di una decisione del Viminale né di un’iniziativa in via di attuazione”. (ec)

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