30 novembre 2018 ore: 12:57
Disabilità

3 dicembre, più risorse per inserimento lavorativo e Dopo di noi: appello di Uildm

L'associazione chiede, in occasione della Giornata internazionale, maggiori investimenti e sostegni economici per consentire alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente su tutto il territorio nazionale. “Una vita autonoma non può realizzarsi senza adeguata copertura finanziaria”
Disabili e lavoro legge 104 - SITO NUOVO

MILANO – Senza risorse ,la vita autonoma non è possibile: è vero per tutti, ma lo è forse ancora di più per chi ha una disabilità. Per questo Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha scelto di dedicare a questo tema il proprio appello, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità che si celebra il 3 dicembre in tutto il mondo. In particolare, l'associazione chiede di aumentare i fondi per il Dopo di noi e favorire l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. 

“Una vita davvero indipendente e autonoma non può realizzarsi senza una adeguata copertura finanziaria - dichiara Marco Rasconi, presidente nazionale di Uildm - È necessario investire a lungo termine e aumentare il sostegno economico per garantire i diritti fondamentali di tutti, contro ogni discriminazione”. 

box Il Dopo di noi. Il fondo sul Dopo di noi – ricorda l'associazione - non solo ha subito un taglio di 10 milioni di euro nella Legge di stabilità votata lo scorso anno, ma è fortemente in ritardo nella sua attuazione: ad oggi, infatti, solo in Lombardia, Marche, Molise e Toscana sono stati avviati progetti individuali per una vita autonoma. Le Sezioni Uildm, da parte loro, portano avanti progetti di vita indipendente e consulenze in collaborazione con le realtà locali: ad esempio, Uildm Lazio, Milano, Pisa e Cicciano realizzano percorsi di questo tipo nel loro territorio e le sezioni di Legnano e Genova hanno in gestione delle case per valorizzare le scelte personali e favorire l’acquisizione di sempre maggiore autonomia da parte delle persone con disabilità. 

Inserimento lavorativo. “Il lavoro da fare, però, è ancora molto – spiega Uildm nella nota diffusa a pochi giorni dalla ricorrenza - Permangono profonde disparità territoriali e diritti ancora disattesi come ad esempio il diritto al lavoro. Secondo l’Osservatorio nazionale della salute nelle regioni italiane, la percentuale di donne con disabilità nella fascia d’età 15-44 anni che lavorano è il 20,4% (contro il 46,3% della popolazione femminile per la stessa fascia d’età); mentre gli uomini con disabilità occupati in quella fascia di età sono il 24,8% (contro il 62,7% del resto della popolazione maschile). Sono dati che meritano un investimento in termini di impegno e di forze: Uildm, attraverso il progetto 'Plus' finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il primo bando “unico” previsto dalla riforma del Terzo settore, promuove l’inserimento lavorativo, sociale e territoriale offrendo a 80 persone con disabilità dai 18 ai 40 anni in 16 regioni italiane un percorso di orientamento, formazione e job coaching”. 

L'associazione auspica quindi “la creazione di una collaborazione costruttiva con le diverse istituzioni e realtà locali e siamo disponibili a condividere il know-how acquisito in anni di realizzazione di progetti e di esperienza al fianco delle persone con disabilità e delle loro famiglie – conclude Marco Rasconi - Per questa ragione ci mettiamo a disposizione per un confronto con le istituzioni, le associazioni e il mondo professionale in generale”.

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