20 luglio 2017 ore: 15:21
Non profit

5 per mille. Dal 2008 al 2016 erogati circa 3,5 miliardi di euro

A fare un bilancio sugli ultimi anni, a poche ore dall’entrata in vigore del “nuovo” 5 per mille, è Banca etica. Diminuiscono le erogazioni medie, ma cresce il numero dei beneficiari. Volontariato e associazionismo il principale target
5 Per Mille mano firma

- ROMA - Quasi 3,5 miliardi di euro andati a oltre 66 mila organizzazioni non profit e comuni negli tra il 2008 e il 2016 (anni fiscali 2006-2014): è questa la somma destinata dagli italiani a favore del non profit e dei comuni con il 5 per mille. A fare un bilancio sugli ultimi anni è Banca etica a poche ore dall’entrata in vigore del decreto legislativo sul 5 per mille collegato alla riforma del terzo settore, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 18 luglio scorso. L’analisi, basata sugli elenchi pubblicati dall’Agenzia delle entrate, mostra come siano state circa 109 milioni le preferenze espresse nelle dichiarazioni dei redditi, quindi circa 12 milioni di “donatori” che ogni anno hanno deciso di dare il loro contributo attraverso la dichiarazione dei redditi.  

Secondo il report, in cima alla graduatoria della provenienza regionale delle erogazioni, con oltre 2 miliardi di euro, ci sono la Lombardia (1,3 miliardi, il 38 per cento del totale) e il Lazio (circa 700 milioni, il 20 per cento), che insieme raccolgono quasi il 60 per cento dell’intero valore distribuito. Seguono l’Emilia Romagna e il Piemonte col 6 per cento, il Veneto col 5 per cento e via via tutte le altre regioni. Guardando gli ultimi dati disponibili, inoltre, è ancora una volta la Lombardia a guidare la classifica, stavolta per il maggior numero di beneficiari: sono più di 10 mila per l’anno fiscale 2014, cioè circa il 20 per cento del totale nazionale. Ad una certa distanza tutte le altre regioni, tra cui Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio tutte con 4 o 5 mila beneficiari.

Volontariato e associazionismo sono il principale target del 5 per mille, spiega lo studio. Da soli  rappresentando il 56 per cento degli enti e circa la metà degli importi erogati (il 53 per cento del totale, pari a circa 1,8 miliardi di euro). Molto presenti le associazioni sportive dilettantistiche e le cooperative sociali, ma assai meno efficaci nell’intercettare risorse, aggiunge il report, cogliendo rispettivamente l’1 per cento e il 4 per cento del totale. Le Fondazioni, invece, rappresentando poco più del 4 per cento degli enti, ma raccolgono il 36 per cento delle risorse, tra cui spicca la ricerca sanitaria col 26 per cento. Irrilevante la presenza di Comuni e Pro Loco, spiega lo studio, col 13 per cento degli enti e con un totale di risorse assegnate che non supera il 3 per cento. Lo stesso studio mette in risalto anche la tendenza alla riduzione progressiva dei valori medi delle erogazioni che passano da 11.325 (nel 2006) a 9.518 euro (nel 2014). Un calo riscontrato in tutte le regioni a causa del significativo aumento della platea dei beneficiari.

In questo contesto, anche Banca Etica ha giocato un ruolo importante. Secondo lo studio, è il terzo istituto di credito in Italia per fornitura di servizi che permettono alle organizzazioni beneficiarie del 5 per mille di utilizzare subito i contributi assegnati loro dai cittadini, senza attendere i lunghi tempi di erogazione da parte dello Stato, visto che in media sono necessari circa 18 mesi perché le organizzazioni beneficiarie ricevano effettivamente il denaro. “Lo studio di Banca Etica su trend e distribuzione geografica dei contributi erogati tramite il 5 per mille - Alessandro Messina, direttore generale di Banca Etica - ha l’obiettivo di focalizzare gli aspetti connessi al mercato dell'impresa sociale e valutare le trasformazioni in atto nella relazione tra Terzo Settore e pubblica amministrazione e nei sistemi di welfare locale.  I dati raccolti e analizzati nella ricerca possono aiutare a comprendere meglio le capacità gestionali delle organizzazioni non profit e le loro abilità nell'ottenere consenso da parte dei cittadini”. (ga)

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