8 marzo, Altromercato e Amnesty insieme per i diritti delle donne
ROMA – Parità di genere, lotta alla violenza e alla discriminazione. In occasione dell’8 marzo, festa internazionale della donna, Amnesty International e Altromercato, hanno deciso di dare il via a una serie di iniziative e incontri nelle botteghe di commercio equo e nelle piazze. L’obiettivo è parlare dei temi su cui tutti, quotidianamente, possono fare la propria parte, “per costruire un mondo più giusto, in cui le donne di ogni cultura e di ogni religione abbiano gli stessi diritti e la stessa libertà” scrivono gli organizzatori. L’iniziativa si associa alla campagna sociale di Altromercato “Insieme creiamo un altro vivere”, che da un anno ha l’obiettivo di occuparsi dei temi più urgenti e attuali.
Durante gli incontri spazio sarà lasciato alle testimonianze dirette raccolte da Amnesty International e alle storie di riscatto delle tante donne del mondo del commercio equo e solidale, che collaborano con Altromercato e che grazie al fair trade, attraverso il loro lavoro, lottano per i propri diritti e per la propria emancipazione. Tra queste: le lavoratrici della fondazione Chankuap in Ecuador, Ruth Salditos fondatrice della Panay Fair Trade Foundation nelle Filippine, o ancora le artigiane indiane di Sasha, tutte partner di Altromercato, che hanno migliorato le proprie prospettive di vita attraverso progetti di empowerment femminile e integrazione lavorativa, che garantiscono loro la possibilità di realizzare davvero un altro vivere.
Dall’8 al 12 marzo in 50 città italiane Altromercato sarà accanto ad Amnesty International Italia con un prodotto simbolo: il cioccolato biologico ed equosolidale Mascao. Acquistando le tavolette di cioccolato Mascao Altromercato bio al latte e fondente 70% si potranno così sostenere concretamente le cause di Amnesty International. In questa occasione, Amnesty International Italia promuoverà un’azione a supporto di cinque donne che difendono i diritti umani, chiedendo ai governi, incluso quello italiano, di riconoscere i particolari rischi che affrontano queste donne e di contribuire ad assicurare loro la protezione di cui hanno bisogno, contro le minacce e la violenza basate sul genere che possono incontrare durante il loro lavoro. In particolare, si tratta di Bibata Ouedraogo: una difensora burkinabè che lavora per la promozione dei diritti delle donne. Su Changlan: una difensora cinese accusata di incitamento alla sovversione contro lo stato. Eren Keskin: un’avvocata turca che difende i diritti umani. Máxima Acuña: una contadina peruviana che si batte per difendere il suo territorio dalla costruzione di una miniera. Helen Knott: una portavoce delle comunità native canadesi di Peace River Valley che si oppongono alla costruzione di una diga idroelettrica sui loro territori ancestrali.