15 dicembre 2013 ore: 16:59
Giustizia

“A4 freedom”, la borsa ecologica cucita dalle sarte di Rebibbia

Il modello, ideato da Architetti riciclati, ha vinto il concorso “La libertà in una borsa”, ideato dall’associazione Le Artigiane di Roma. I modelli saranno venduti nel periodo natalizio e il ricavato andrà alla cooperativa Ora d’aria
borse fatte da detenute rebibbia

ROMA – Una borsa ecologica, versatile e coloratissima, realizzata con i materiali i di scarto dei pannelli in Pvc usati per le manifestazioni e i concerti, e prodotta da un gruppo di detenute sarte del carcere di Rebibbia. Si chiama “A4 freedom”, il modello realizzato da Architetti riciclati che ha vinto il concorso di creatività al femminile “La libertà in una borsa”, ideato dall’associazione Le Artigiane di Roma. In tutto trenta modelli unici, che verranno venduti nel periodo natalizio nello spazio dell’associazione a via di Torre Argentina, e il cui ricavato verrà interamente devoluto alla Cooperativa Sociale Ora D’Aria, che da anni porta avanti progetti di reinserimento lavorativo nel carcere femminile di Roma.

“Realizzare un prodotto come questo è importante per chi è privato della libertà. Il lavoro in carcere è uno dei più potenti strumenti di reinserimento –spiega Marinella Miceli, responsabile del progetto per la cooperativa Ora d’aria - . La nostra attività va avanti dal 1988, in convenzione con la direzione del carcere siamo riusciti a realizzare un laboratorio attrezzato dentro Rebibbia, dove lavorano le detenute, quattro ore al giorno. Per loro è un’attività importante, non solo perché imparano un mestiere che possono spendersi anche una volta fuori, ma anche perché guadagnano qualcosa. Ormai abbiamo anche diverse commesse con imprese esterne”. 

Per realizzare la borsa, il cui modello si basa sulla forma di un foglio A4 rivisitato, le architette ideatrici dell’idea hanno tenuto dei veri e propri laboratori in carcere. “E’ un progetto non facile, il Pvc è un materiale poco plasmabile, difficile da tagliare e rende complicato sversare le diverse parti-spiega Valentina Marcon - . Quello che ci ha colpito è stata la grande professionalità di queste donne e la loro voglia di fare, in soli tre incontri di quattro ore, hanno imparato come realizzare al meglio la nostra borsa”. L’idea del concorso è nato dall’incontro tra la cooperativa Ora d’aria e le responsabili dell’associazione Le artigiane. “Avevamo tanti striscioni e banner dei nostri manifesti che volevamo riutilizzare – aggiunge Bruna Pietripaoli – abbiamo così pensato di lanciare un contest, ma dall’inizio volevamo che a realizzare l’iniziativa fossero le detenute di Rebibbia perché crediamo nell’importanza del lavoro all’interno degli istituti di pena”. L’iniziativa ha ricevuto anche il patrocinio della Consulta per le pari opportunità della regione Lazio. (ec) 

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