“A carte scoperte”: conferenza-spettacolo sull’azzardo e gli over 65
ROMA - Si intitola “A carte scoperte” la conferenza spettacolo nata da un’idea del Gruppo dello Zuccherificio che sarà messa in scena, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune, martedì 21 aprile alle 20.30 al centro sociale Bosco Baronio di via Meucci 23. Il tema è quello del gioco d'azzardo patologico, con particolare riferimento al mondo degli over 65, una fascia di popolazione particolarmente colpita da questa dipendenza.
“A carte scoperte” cerca di fornire una risposta alla domanda più stringente che ci si pone quando si affronta il tema del gioco: perché l’azzardo è la seconda dipendenza in Italia? Perché lo Stato italiano ha sempre combattuto la battaglia sull’azzardo dalla parte sbagliata? Perché, una volta entrati nel circolo vizioso, è così difficile uscirne? Passando attraverso i numeri della statistica, le logiche della politica e la magia di un teatro diretto e partecipato, “A carte scoperte” tenta di dare una risposta a tutti questi interrogativi.
“Questo appuntamento – commenta l’assessora comunali alle Politiche sociali Giovanna Piaia – si inserisce nella nostra campagna di informazione e sensibilizzazione ‘L’azzardo non è un gioco’. Con essa il Comune di Ravenna ha dichiarato il suo impegno ad agire su più fronti: quello politico - legislativo, normativo locale ed educativo. Dopo le intense giornate del progetto ‘Per non morire di gioco d’azzardo’ (che, a febbraio scorso, hanno raccontato l’azzardopatia da diverse prospettive e anche attraverso il teatro con “Il giocatore” del Teatro delle Albe scritto da Marco Martinelli e portato in scena da un bravissimo Alessandro Argnani, ndr) ora si interviene in modo decentrato nei luoghi della socialità. L’intento di realizzare anche a lungo termine una diffusa azione di informazione come antidoto all’impotenza si è tradotto in primo luogo in un interessante incontro sulla negativa interazione donne e gioco patologico, qualche settimana fa alla Casa delle donne. E ora ci si sposta al centro sociale Bosco Baronio per indagare il legame di questa dipendenza con il mondo degli anziani”. (ep)