19 maggio 2015 ore: 14:28
Non profit

“A Rasuwa si torna a scuola”, l’Emilia-Romagna sostiene la ricostruzione in Nepal

Nel terzo anniversario del sisma in Emilia, la regione esprime la propria solidarietà al paese colpito dal terremoto lo scorso 25 aprile con un intervento di 68 mila euro. Le risorse finanziano il progetto di Gvc per costruire 19 scuole temporanee per oltre 1.500 studenti tra i 6 e i 15 anni a Rasuwa
Reggio Emilia sostiene il Nepal 1

BOLOGNA – Un aiuto concreto alla popolazione del Nepal, devastato dal terremoto lo scorso 25 aprile. È quello annunciato dalla Regione in occasione del terzo anniversario del sisma che ha colpito l’Emilia nel maggio del 2012. Grazie alla normativa regionale sulla cooperazione internazionale (legge 12/2002), che consente di intervenire in iniziative straordinarie per sostenere i Paesi colpiti da eventi eccezionali causati da calamità, l’Emilia-Romagna ha stanziato 68 mila euro per finanziare “A Rasuwa si torna a scuola”. Il progetto – portato avanti dalla ong bolognese Gvc insieme ad Asia onlus e al dipartimento dell’educazione del Paese –  ha l’obiettivo di sostenere il sistema scolastico per la ripresa delle attività educative, interrotte dal terremoto, di bambini e ragazzi del distretto di Rasuwa. Beneficiari del progetto saranno i 1.520 studenti tra i 6 e i 15 anni del Village development committee di Yarsa e Saramthali, i loro 76 insegnanti e altro personale scolastico. “Questo è un progetto dal valore non solo simbolico ma di solidarietà concreta – ha detto Elisabetta Gualmini, vice presidente e assessore a Welfare e Politiche abitative della Regione Emilia-Romagna – : abbiamo ricevuto grande solidarietà in occasione del sisma che ha colpito il nostro territorio nel 2012, per questo abbiamo deciso di portare la nostra al Nepal. Speriamo che a questo intervento istituzionale si affianchi anche la solidarietà da parte della società civile”. 

Reggio Emilia sostiene il Nepal 1

Il terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile e le successive scosse ha provocato la morte di oltre 8 mila persone e la distruzione totale o parziale di quasi 600 mila abitazioni. Hanno subito ingenti danni anche le strutture pubbliche dei 5 distretti più vicini all’epicentro, tra cui Gorkha, Sindhupalchowk, Nuwakot e Rasuwa. Quest’ultimo è il distretto scelto da Gvc e Asia per l’intervento. Si tratta di un’area di 1.544 km quadrati prevalentemente montuosa, con oltre il 35% del territorio sopra i 5.000 metri, in cui abitano 43.300 persone (dati censimento 2011) distribuite in villaggi piccoli e isolati di difficile accesso e in cui le condizioni di vita erano molto modeste anche prima del terremoto. Il sisma del 25 aprile ha provocato la morte di quasi 500 persone e oltre 1.000 feriti nella zona e la distruzione di circa il 95% delle case. Delle oltre 184 scuole pubbliche presenti nel distretto, sono 98 quelle distrutte o inutilizzabili. I dati governativi ufficiali parlano di 9.962 studenti nell’intero distretto che non hanno più accesso a una struttura scolastica e di oltre 350 insegnanti che non avranno uno spazio sicuro e appropriato il 28 maggio 2015, data fissata per la riapertura delle scuole. 

Reggio Emilia sostiene il Nepal 2

Il progetto “A Rasuwa si torna a scuola” è un’intervento di emergenza per consentire la ripresa delle attività educative e formative con l’allestimento di 19 scuole temporanee (provviste di materiale didattico) in grado di ospitare circa 80 studenti ciascuna, così da garantire i servizi scolastici a poco più di 1.500 bambini delle comunità di Saramthali e Yarsa, due realtà duramente colpite dal terremoto, abitate da circa 8 mila persone e scarsamente raggiungibili in cui sono andate distrutte 19 scuole frequentate da poco meno di 3 mila studenti. Indirettamente potranno beneficiare di questo intervento anche le 760 famiglie (3.800 persone circa) i cui figli frequentano le 19 scuole temporanee. La manodopera per la costruzione delle scuole sarà reclutata in loco e pagata direttamente così da permettere un minimo di ripresa economica dell’area. Le strutture saranno ‘leggere’ e allestite in modo da assicurare la sicurezza di studenti e insegnanti di fronte allo sciame sismico di assestamento e saranno adeguate anche per reggere le forti piogge monsoniche dei prossimi 3 mesi. Verranno dotate di servizi igienici e di ‘hand wash facilities’ oltre che di prodotti per la prima igiene e la potabilizzazione dell’acqua. (lp – Dino Collazzo)

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