10 agosto 2016 ore: 17:21
Non profit

"Aleppo allo stremo": Sant'Egidio chiede una tregua immediata

"Aleppo, città-simbolo della convivenza tra culture e religioni, attraversa il momento più duro della sua storia", la comunità lancia un'appello perché siano liberati "gli abitanti da un assedio che li sta uccidendo a partire dai più deboli, dai malati, dai bambini"
Siria, famiglia tra le macerie

ROMA - "Aleppo è allo stremo. Un accordo politico tra le parti sembra lontano. Gli appelli dell'Onu per una tregua umanitaria restano finora inascoltati. Aleppo, città-simbolo della convivenza tra culture e religioni, attraversa il momento più duro della sua storia. Le forze in campo non risparmiano alcun mezzo, nemmeno il più atroce, per ottenere una vittoria che sfugge a tutti da ben cinque anni". La Comunità di Sant’Egidio chiede "una tregua per liberare gli abitanti da un assedio che li sta uccidendo a partire dai più deboli, dai malati, dai bambini. Si dia priorità alla popolazione, ormai priva di di tutto il necessario". “La storia – ha scritto recentemente Andrea Riccardi - chiederà conto di tanti morti e di tante distruzioni. Bisogna fermarsi finché ci sono ancora un po’ di speranza e di vita ad Aleppo”. Non possiamo lasciar morire Aleppo sotto i nostri occhi. 

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