23 febbraio 2016 ore: 14:21
Immigrazione

"Aquarius", parte la nave delle associazioni europee per salvare i migranti

La missione è promossa da Sos Méditerranée, organizzazione umanitaria nata in Germania e attiva in Francia e Italia. A bordo ci saranno gli operatori di Medicins Du Monde. Partenza in programma per il 28 febbraio. Controllerà il canale di Sicilia
Palermo, missione promossa da Sos Méditerranée
Palermo, missione promossa da Sos Méditerranée

PALERMO - “Aquarius" è una nave guardapesca di 77 metri che può ospitare fino a 500 persone. Sarà attiva nel Canale di Sicilia per salvare i profughi in difficoltà sui barconi dall'Africa verso la Sicilia. La missione è organizzata dall'associazione SOS Méditerranée, nata in Germania e attiva in Francia e Italia. A fronte, infatti, dei ripetuti naufragi e alla mancanza di mezzi per aiutare queste persone in pericolo di vita, SOS Méditerranée con l'equipe di medici di primo soccorso dell'organizzazione Medicins Du Monde ha deciso di lanciare una campagna di salvataggio in mare che possa essere finanziata dalla popolazione europea.

Alla presentazione del progetto, questa mattina a bordo della nave, sono intervenuti il sindaco Leoluca Orlando insieme al presidente della Consulta delle Culture Adham Darawsha, il console tunisino Farhat Ben Souissi e i responsabili delle associazioni "SOS Méditerranée", Klaus Vogel, Sophie Beau, Pietro Omodeo e Valeria Calandra. 

Gli ospiti presenti questa mattina a bordo della nave insieme al sindaco Leoluca Orlando
Palermo, missione promossa da Sos Méditerranée 3

"La nave è frutto della passione della società civile tedesca - afferma il sindaco Leoluca Orlando - ma anche francese e italiana che vuole dare concretamente un contributo per contrastare gli egoismi finanziari europei e le meschinerie politiche di chi opera soltanto in termini di sicurezza ma non con il pieno rispetto dei diritti umani. Oggi fa tappa nella nostra città che con la Carta di Palermo ha mandato il messaggio chiaro dell'abolizione del permesso di soggiorno perché la mobilità internazionale è un diritto umano alla vita e nessuno può essere condannato a vivere e a morire in luoghi che non ha scelto". 

"Sembrava impossibile realizzare questo progetto - dice il medico di origine palestinese Adham Darawsha, presidente della Consulta delle Culture - e quindi oggi sono molto contento di essere qua. Sono molto felice perché si tratta di una realtà  fatta dal volontariato che si pone volutamente fuori dagli schemi degli stati dell'Unione europea. E' una realtà che cerca di dare un approccio esclusivamente umano al salvataggio delle persone. Questo è un esempio chiaro in cui lontano dalla politica entrano in gioco i cittadini europei invitando gli stati europei a cambiare rotta in materia di accoglienza. Io da medico ho già dato la disponibilità per il periodo di agosto e credo che lo faranno tantissimi altri volontari, lontani da calcoli geopolitici e militari, ma solo con il desiderio di mettersi a servizio del prossimo". 

Palermo, missione promossa da Sos Méditerranée 2

"Al di là del dibattito politico infinito sul tema dell'immigrazione - dice il capitano Klaus Vogel, promotore del progetto - abbiamo voluto fortemente metterci insieme per agire concretamente a favore delle vite umane. Siamo un modello che nasce dal basso e che si fonda soltanto sulla forza della società civile europea che vuole dare una risposta diversa in termini di salvataggio e di accoglienza. Il nostro vuole essere un modello umanitario, fatto da una squadra che ci crede e che guarda ai fatti e non alle parole che rimangono vane se non sono avvalorate da scelte forti". 

- "Cominceremo ad essere operativi immediatamente - sottolinea Valeria Calandra presidente dell'associazione italiana SOS Méditerranée - subito dopo la nostra sosta a Lampedusa per gli approvvigionamenti e per formalizzare il nostro contatto con la guardia costiera. Successivamente, andremo subito in navigazione a partire dal prossimo 28 febbraio nel Canale di Sicilia. Naturalmente non escludiamo che, se ci fossero altre richieste di soccorso, potremmo anche spostarci in altre aree dove è richiesto il salvataggio. Abbiamo fatto un conto economico che ci permetterà di attivarci per almeno tre mesi. Se nel frattempo, come speriamo, ci saranno altre generose raccolte di fondi. Fino a questo momento i grossi contributi sono arrivati dalla Germania e dalla Francia e adesso toccherà all'Italia. Ci lanceremo, infatti, in questa campagna di raccolta fondi che, se dovesse andare bene, potrebbe permettere di avere un ulteriore budget per riuscire a soccorrere anche nei mesi estivi più impegnativi". 

Le iniziative di SOS Méditerranée proseguiranno alle 16,30 presso il Teatro Agricantus dove si terrà un incontro per illustrare il progetto alla cittadinanza. A seguire, alle 18:30, sarà presentato lo spettacolo teatrale “Deserto d'acqua” sul tema delle migrazioni e dell'accoglienza prodotto dal Teatro Atlante di Palermo e generosamente offerto per l'occasione. La nave salperà dal porto di Palermo stasera alle 22 diretta per due giorni a Lampedusa. 

SOS Méditerranée è un’iniziativa di cittadini con varie competenze professionali (marittime, umanitarie, mediche, giuridiche). L’associazione aspira ad aprirsi alla società civile europea e africana. Gli obiettivi di SOS Méditerranée sono quelli di salvare vite umane attraverso operazioni di salvataggio di battelli in pericolo; di attivare cure e interventi d’urgenza a bordo di navi di salvataggio. Inoltre lo scopo è anche quello di proteggere e accompagnare le persone attraverso l’ascolto e il sostegno medico-psichiatrico verso strutture di informazione e di assistenza e accoglienza dei migranti sul territorio europeo. (set)

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