4 luglio 2013 ore: 12:09
Disabilità

“Autonomamente grandi”: 31 ragazzi Down imparano a vivere da soli

Una specie di “vacanza studio” per imparare l’autonomia: si sono concluse le settimane di residenzialità organizzate da Aipd ad Alba Adriatica, Sabaudia e Livorno. Obiettivo: imparare a cavarsela da soli
http://www.lalocandadeigirasoli.it Locanda dei Girasoli - Pizzaiolo con sindrome di down

ROMA – Muoversi da soli in città, prendere un autobus, fare degli acquisti, pagare una bolletta, andare a mangiare una pizza con gli amici: in una parola, autonomia. E’ quello che hanno sperimentato i 31 ragazzi con sindrome di Down che, accompagnati da 12 operatori locali, hanno trascorso due settimane intensive di vacanza e di “studio”. Si è appena concluso infatti il progetto “Autunomamente grandi”, promosso dall’Aipd (Associazione italiana persone Down), che si è svolto in tre località diverse: Alba Adriatica, Sabaudia e Livorno (Parco del Mulino).

Durante l’anno, nell’ambito dello stesso progetto, si sono svolti diversi incontri e attività, mirati alla costruzione dell’autonomia: una settimana di residenzialità nelle sedi locali, sette incontri per ogni gruppo locale nella propria sezione, attività educative pratiche in sede e fuori, formazione a distanza degli operatori attraverso l'uso di una piattaforma di dialogo multimediale (“Aipd Formazione”). Tra gli obiettivi dell’iniziativa, c’è anche la sensibilizzazione delle famiglie sul tema delle autonomie, attraverso incontri di sostegno e confronto e la realizzazione di uno sportello nazionale autonomia e vita indipendente. Il progetto è stato realizzato grazie ad un finanziamento del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

“Grazie a questo progetto – spiega Monica Berarducci, responsabile del progetto - sono stati avviati nuovi corsi, formati nuovi operatori e permesso ai giovani con sindrome di Down di conoscersi, effettuare delle attività educative ed utili all’apprendimento/consolidamento di competenze di autonomia personale e sociale, ma anche divertenti e stimolanti. Questa esperienza è inoltre risultata centrale per la sensibilizzazione di alcuni territori, dove stereotipi e pregiudizi sono ancora difficili da scardinare”. Il progetto ha inoltre permesso di “avviare, in realtà territoriali con poche risorse economiche, attività concrete per giovani ragazzi Down che sono cresciuti sperimentando realmente numerose abilità di autonomia”, aggiunge Francesco Cadelano, uno dei responsabili Aipd di “Autonomamente Grandi”.

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