30 dicembre 2016 ore: 14:52
Economia

"Cenone in sospeso" per le persone in difficoltà offerto da camerieri e cuochi

Nel locale di specialità bavaresi Kapuziner Platz a Milano, la sera del 31 dicembre 37 persone potranno degustare il menù della serata e brindare al 2017 grazie all'iniziativa di Caritas Ambrosiana della "Cena in sospeso", che converte le offerte dei clienti in ticket restaurant per le famiglie seguite dai centri di ascolto delle parrocchie
Cenone in sospeso . Capodanno

- MILANO - La solidarietà è spesso contagiosa. Il ristorante Kapuziner Platz di viale Lazio a Milano, infatti, aderisce all'iniziativa di Caritas Ambrosiana della "Cena sospesa": le offerte dei clienti vengono raccolte e convertite in ticket restaurant che sono poi ridistribuiti alle persone in difficoltà assistite dai centri di ascolto delle parrocchie. Ebbene, per il cenone di Capodanno è lo staff del locale ad offrire il menù a 37 persone. "È un gesto che avevamo già compiuto lo scorso anno e che vorremmo diventi una tradizione", spiega il proprietario del locale Alessandro Provolo. Gli ospiti siederanno a tavola, insieme agli altri clienti, e potranno degustare il menù previsto per quella sera: specialità bavaresi, nello spirito del locale (sidro, brezel, knodel, spadellata di manzo con patate, ampia varietà di birre), contaminate dai must della tradizione ambrosiana (panettone e spumante).  Per chi ha particolari esigenze alimentari, inoltre, la cucina del ristorante ha preparato qualche variante senza carne di maiale.  

L’iniziativa Cena Sospesa, promossa da Caritas Ambrosiana, Fipe, Confocommercio ed Epam, coinvolge nella città di Milano 23 ristoranti. Partita in forma sperimentare durante Expo Milano 2015, l’iniziativa è proseguita oltre il semestre espositivo. "Solo nell’ultimo anno, le offerte hanno permesso di ridistribuire 4 mila buoni pasto -spiega Caritas Ambrosiana-. I ticket sono stati assegnati a 89 disoccupati impegnati in progetti di riqualificazione professionale. Ognuno di loro ha potuto beneficiare dei buoni durante il periodo di formazione. In questo modo la generosità dei milanesi ha potuto tradursi in un aiuto concreto verso persone che stanno compiendo un percorso per il superamento della loro condizione di difficoltà". (dp)

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