24 ottobre 2024 ore: 14:33
Immigrazione

“Chiudete i centri” in Albania, impennata di firme per l’appello online che supera le 35 mila adesioni

Lanciata quando la costruzione dei centri non era ancora ultimata, la petizione considera il trattenimento nei centri come un grave rischio per il corretto espletamento delle procedure di asilo
Filo spinato, carcere libia, migranti - SITO NUOVO

ROMA – Balzo di firme a sostegno della petizione contro il centro per migranti in Albania lanciata sulla piattaforma Change.org lo scorso 7 Novembre. Come si legge in una nota, l’appello promosso da Marco Bartolini, un cittadino che considera l’iniziativa “un atto che potrebbe avere gravi ripercussioni sui diritti umani”, ha superato le 35 mila sottoscrizioni complessive registrando un aumento di + 8 mila firme dallo scorso 14 Ottobre e dopo il trattenimento e successivo trasferimento in Italia dei primi 16 migranti.

Lanciata quando la costruzione dei centri non era ancora ultimata, la petizione considera il trattenimento nei centri come un grave rischio per il corretto espletamento delle procedure di asilo. “L'apertura dei centri in Albania - si legge nell’appello -  potrebbe mettere a rischio l’accesso a procedure d'asilo giuste ed efficaci, accentrare la giurisdizione ad un unico ufficio, impedire un controllo da parte di stampa e organizzazioni umanitarie su quello che accadrà in quei centri, sottrarre alla giurisdizione italiana chi tenterà di fuggire”.

Per questo la petizione chiede “l’intervento delle istituzioni dell’Unione Europea per impedire la realizzazione dei centri”. Oltre alle sottoscrizioni, migliaia i commenti degli utenti a sostegno dell’appello. “È un'ingiustizia enorme invece di accoglierli dopo tutto quello che hanno subito li rinchiudiamo come dei delinquenti”, scrive Franca. “Ripetere come un mantra: questo paese non deporta innocenti che chiedono aiuto (e che vengono dai paesi sfruttati e depredati dall'occidente)”, fa eco Cristiana. Giovanni invece punta il dito sull’aspetto economico dell’iniziativa: “Oltre il problema umanitario e politico in tempi di mutui alti, caro vita, alluvionati, ecc... si potevano utilizzare meglio i nostri soldi!”.

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