"Coltiviamo il nostro futuro", il progetto che abbatte le barriere in agricoltura
PADOVA - Si chiama “Coltiviamo il nostro futuro” il progetto di Coldiretti Padova che abbatte le barriere in agricoltura. Un progetto che porta “l’orto in città” con prodotti freschi e di stagione raccolti e consegnati a domicilio.
Sono circa venti le persone disabili ospiti dell’Irpea di Padova già impegnate nel corso attivato da Coldiretti Padova che, attraverso la propria rete di imprese Campagna Amica, prevede lezioni teoriche e pratiche, visite nelle aziende agricole e approfondimenti “sul campo” delle filiere dell’ortofrutta. L’obiettivo è quello di realizzare un orto in città con tanto di serra per la coltivazione di un’ampia gamma di prodotti agricoli da consegnare direttamente alle famiglie padovane in difficoltà, anche a domicilio. E protagoniste della filiera saranno proprio le persone disabili.
“Coldiretti Padova mette a disposizione il ‘know how’ di esperti e di produttori da anni impegnati nella vendita diretta nei nostri mercati di Campagna Amica – spiega il presidente Federico Miotto – per insegnare ai corsisti come coltivare frutta e verdura in orto e in sera e ottenere ottimi prodotti da consumare in famiglia. Con Irpea abbiamo avviato da anni una proficua collaborazione proprio per far conoscere il meglio della nostra agricoltura e per dare la possibilità agli ospiti di dedicarsi con successo alla coltivazione di frutta e verdura. Ma non abbiamo voluto limitarci ad un singolo episodio bensì costruire un percorso virtuoso, che parte dalla formazione e culmina con la realizzazione dell’orto, fino alla costruzione di una piccola rete cittadina di vendita diretta che permetta all’Irpea di poter raggiungere direttamente le famiglie”.
“Coltivare un orto, seguire la maturazione di un prodotto, occuparsi anche della vendita – conclude Miotto -: tutto questo ora è possibile all’Irpea che porta l’agricoltura in città. Anche questa è una barriera che cade”.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Consorzio Agrario con la Fondazione Irpea di Padova e il sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.