23 luglio 2017 ore: 12:12
Disabilità

"Contro i cyberbulli ci siamo noi, i cyber sostenitori": la disabilità oltre gli insulti

Ilaria Bidini ha 31 e l'osteogenesi imperfetta. Qualche settimana fa, ha deciso di “declamare” davanti alla telecamera le offese che quotidianamente riceve sui social. Il video ha indignato tanti, che hanno scritto a Ilaria per esprimere solidarietà e ammirazione. “Il rosa dei capelli è l'unica cosa che ha notato mio figlio”
Ilaria Bidini legge i messaggi dei suoi sostenitori

ROMA – “Contro i cyber bulli ci siamo noi, i cyber sostenitori: dopo gli insulti dei bulli, arrivano la solidarietà e l'ammirazione di chi si è indignato insieme a lei. Così, la storia di Ilaria continua, seguita da Saverio Tommasi e accolta sulle pagine di FanPage. Ilaria Bidini ha 31 e l'osteogenesi imperfetta, causa di tanti problemi. Qualche settimana fa, ha deciso di “declamare” davanti alla telecamera le offese che quotidianamente riceve sui social. Lei che non esita a mostrarsi ed esporsi, facilmente diventa bersaglio dei bulli e delle loro cattiverie gratuite. Ora, però, dopo che queste sono diventate “pubbliche”, l'indignazione è salita sui social, abbassando il volume delle ingiurie e alzando quello della solidarietà. Tanto che oggi Ilaria, sempre accompagnata da Tommasi sulle pagine di Fanpage, declama con orgoglio i “messaggi d'amore del web”, che le sono stati recapitati numerosi dopo la pubblicazione del primo video.

“Il video, visto da milioni di persone, ha smosso coscienze e bellezza – spiega la redazione di Fanpage - Ed è così che Ilaria ha ricevuto, per contraltare, migliaia di commenti positivi. Alcuni divertenti, altri commoventi, altri semplicemente straordinari. Ed è così che questa volta abbiamo deciso di dare spazio alla bellezza, leggendo alcuni di questi meravigliosi commenti; perché dare spazio al bello è anche un modo per spazzare via lo schifo”. .E tra i “cyber sostenitori”, c'è chi assicura: “I capelli rosa sono l'unica cosa che ha notato mio figlio”. E un bambino che chiede: “Scusa papà, ma dov'è deformata? Sta semplicemente sulla sedie a rotelle”.

 

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