"Destini incrociati": minori in primo piano nella Rassegna di teatro in carcere

FIRENZE – Minori in primo piano nella quinta Rassegna Nazionale di teatro in Carcere "Destini Incrociati", in scena a Lastra a Signa (Fi) dal 13 al 15 dicembre per raccontare quel "teatro in movimento" che nasce e si sviluppa dietro le sbarre ma “che sa guardare – sottolinea il presidente del Coordinamento nazionale Teatro in Carcere, Vito Minoia - anche a quello che avviene dopo l’esperienza detentiva”. 

Spettacoli, conferenze, proiezioni, video e incontri nei 3 giorni che vedranno confluire in Toscana esperienze teatrali da molti penitenziari italiani. Grazie al Teatro popolare d’arte, dopo l’edizione inaugurale del 2012 torna a Firenze il progetto del Coordinamento nazionale Teatro in Carcere con il patrocinio del ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, ministero della Giustizia/Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Regione Toscana, comune di Firenze e comune di Lastra a Signa. E così come accaduto nelle precedenti edizioni (Firenze 2012, Pesaro 2015, Genova 2016, Roma 2017), agli spettacoli, frutto di laboratori produttivi realizzati con detenuti, si alterneranno dimostrazioni di lavoro e attività di formazione degli spettatori nel carcere e nelle scuole. 

“La Quinta Rassegna – spiega Minoia - continua a monitorare il territorio molteplice delle esperienze nei diversi contesti penitenziari, quest’anno una particolare attenzione sarà rivolta ad alcune significative esperienze di lavoro con minorenni negli Istituti per Minori di Palermo, Napoli e Firenze, e racconta una formazione, quella teatrale, spendibile anche in percorsi di reinserimento sociale e lavorativo. Ne saranno testimoni i protagonisti dello spettacolo Famiglia di Fort Apache Cinema-Teatro, compagnia diretta da Valentina Esposito, che si è costituita grazie al lavoro della regista a Rebibbia e che nel tempo ha visto aggregarsi in modo integrato al nucleo originale di attori-detenuti, oggi in libertà o sottoposti a misure alternative, altri attori, tra i quali spicca il nome di Marcello Fonte, palma d’oro al recente Festival di Cannes per la sua interpretazione nell’ultimo film di Matteo Garrone, e studenti dell’università La Sapienza di Roma”.

Tra gli ospiti della tre giorni, oltre all’attore Marcello Fonte, il regista e drammaturgo Fabio Cavalli, il direttore del Teatro delle Arti e responsabile dei laboratori teatrali nelle carceri di Arezzo e Pistoia Gianfranco Pedullà e Claudio Collovà, da anni attivo nel carcere minorile di Palermo.

Il programma degli spettacoli sarà inaugurato nel segno di Samuel Beckett: alle 21, al Teatro delle Arti di Lastra a Signa, prima nazionale di “Talking Crap” di Teatro Metropopolare,regia di Livia Gionfrida, Compagnia operante nella Casa Circondariale di Prato. Venerdì 14 alle 11, alla  Casa Circondariale di custodia attenuata ‘Mario Gozzini’ di Firenze, Compagnia Carpe Diem e Centro di Teatro Internazionale di Firenze presentano “Commedia Divina, prima di tutto non c’era niente”, atto unico tratto dall’opera di Isidor Shtok, regia di Olga Melnik, prima nazionale.

Alle 15 al Teatro delle Arti di Lastra a Signa approda “Un’isola. Dalla mia finestra si vedono le montagne”, spettacolo della Compagnia del carcere di Vigevano (sezione maschile) diretta da Alessia Gennari, liberamente tratto da ‘La tempesta’ di Shakespeare. Sempre al Teatro delle Arti, alle ore 21,30 “Famiglia”, spettacolo di FACT Fort Apache Cinema Teatro. Dal programma di sabato 15 spicca “La Classe”, primo studio per un nuovo spettacolo dedicato a Don Lorenzo Milani della Compagnia Voci Erranti, regia di Grazia Isoardi, con gli attori della Casa di Reclusione di Saluzzo (Cuneo), al Teatro delle Arti di Lastra a Signa. E ancora, il convegno “Il Teatro in Carcere: un’azione necessaria per adulti e minorenni che giovedì 13 dicembre (ore 11) alla sala Il Fuligno di Firenze aprirà la tre giorni: un momento di confronto fra i rappresentanti delle Istituzioni e i protagonisti delle esperienze teatrali.

“E’ un teatro mosso da principi etici – racconta Vito Minoia -, con protagonisti sempre pronti a mettersi in gioco nel segno della tutela dei diritti delle persone più fragili e con sensibilità nei confronti delle vittime di reato, e che si conferma di grande espressione artistica. Due le esperienze presenti in rassegna che riceveranno il Premio della Critica teatrale nazionale promosso il 17 dicembre 2018 al Teatro Argentina di Roma dalla Associazione Nazionale dei Critici di Teatro (ANCT): la regista Livia Gionfrida, che lavora nel carcere di Prato e che a Lastra a Signa porterà Talking Crap, e la Compagnia Voci Erranti diretta da Grazia Isoardi che, con i detenuti della Casa di Reclusione di Saluzzo, chiuderà la Rassegna con un nuovo studio scenico dal titolo La classe dedicato a don Lorenzo Milani, dopo la recente esperienza al XIX Convegno internazionale di studi su I teatri delle diversità a Urbania e all’Università di Urbino. ‘In movimento’ anche l’opportunità concessa alla Compagnia di Saluzzo, e che ci auguriamo possa diventare un positivo esempio per altri istituti italiani, di replicare una volta al mese i propri lavori di repertorio all’esterno del carcere in stagioni teatrali, festivals, altri eventi culturali e sociali”.

“Un teatro profondamente umano – conclude il presidente del Coordinamento nazionale -, che non vive di cerimonie istituzionali, ma che dialoga con le istituzioni producendo trasformazioni positive in un processo comunitario di civiltà ed umanizzazione”.  Il programma completo su www.teatrocarcere.it. (Teresa Valiani)