20 giugno 2017 ore: 18:27
Disabilità

"Dopo di noi", erogati i primi 86 milioni di euro

A un anno dalla legge 112/2016, la deputata del Pd Ileana Argentin fa un primo bilancio sulla situazione. Sono stati già erogati 86 milioni di euro, il 95,6% delle risorse stanziate per il 2016. 16 regioni hanno già ricevuto i fondi
Dopo di noi, disabilità, ombre su asfalto - SITO NUOVO

ROMA - È passato un anno dall’approvazione della legge 112/2016 sul “Dopo di noi”, la legge che ha previsto specifiche tutele per le persone con disabilità nel momento in cui vengono a mancare i genitori, ed ora è tempo di bilanci. Questo pomeriggio la deputata del Pd Ileana Argentin ha organizzato una conferenza insieme al Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Franca Biondelli, e al presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Vincenzo Falabella per fare il punto sull’attuazione del provvedimento.
Ad oggi tutti i decreti attuativi sono stati realizzati e tutte le Regioni, fatta eccezione per la Valle d’Aosta, hanno inviato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i piani operativi richiesti. Sono stati già erogati 86 milioni di euro, il 95,6% delle risorse stanziate per il 2016.

“Questa legge ha regalato il lusso di morire a molti genitori che hanno figli con gravi disabilità e non possono prendersi neanche una influenza perché li devono assistere 24 ore su 24”, ha dichiarato Argentin. “Sono ancora troppo pochi i soldi stanziati rispetto al bisogno reale delle persone ma da qualche parte bisognava cominciare. È una legge parlamentare e non di governo che ha avuto l’appoggio di tutti i partiti tranne del M5S. Questa norma ha avuto la volontà di eliminare gli istituti, puntando sull’assistenza domiciliare e su realtà più vivibili. Voglio dire basta alle residenza sanitarie assistiti per i disabili e basta con la istituzionalizzazione. Non è possibili mettere decine di persone in strutture. La disabilità non è una malattia ma uno status di vita. Io sono una disabile ma la mia disabilità è causata dal resto del mondo che decide che lo scalino è meglio della rampa: è in questo modo che acquisisco un handicap”.

Per la sottosegretaria del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Franca Biondelli, “con questa legge abbiamo dato un futuro più sereno a chi una disabilità grave. Nel 2016 abbiamo stanziato 90 milioni di euro, 38 milioni nel 2017. Tutte le regioni hanno provveduto all’invio degli indirizzi programmatici richiesti dalla legge. Manca la valle d’Aosta ma a breve manderà i suoi prospetti. Abbiamo già erogato 86 milioni di euro alle regioni per un percorso di accompagnamento all’autonomia delle persone disabili in 16 regioni. In particolare il Piemonte ha avuto 6 milioni, Sicilia 7 milioni, l’Abruzzo e il Friuli Venezia Giulia un milione e 800mila euro. Il nostro compito è fare rete con regioni e i comuni, altrimenti sarà difficile che questa legge funzioni. Nel giro di 15 giorni riusciremo ad erogare in tutta Italia l’intera cifra dei 90 milioni che avevamo previsto. Il ministero del lavoro monitora costantemente la situazione”.  

Più critico Vincenzo Farabella, presidente della Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap): “Sarò un attento osservatore di come verrà attuata la norma. Non nego che ci aspettavamo qualcosa in più. In Italia abbiamo 300.000 persone con disabilità che vivono segregate. È un dato allarmante. Dobbiamo spostare l’obiettivo dai bisogni delle persone ai diritti che oggi vengono violati. Siamo lungimiranti nello scrivere le norme ma poi il problema è l’applicazione. L’osservatorio che abbiamo sulla condizione di vita delle persone con disabilità ci fa intravedere che non basta un ‘dopo di noi’ senza un ‘durante noi’. Secondo i dati dell’Arma dei Carabinieri lo scorso anno si sono verificati che 114 casi di maltrattamenti in strutture, 16 casi di sequestro di persone e 16 casi di lesioni. Questa legge non interviene su questa realtà”.

La deputata Ileana Argentin non nasconde che ancora molto c’è da fare: “Sono però contenta di questa legge. È stato difficile far capire queste tematiche ai miei colleghi parlamentari. Sono qui dopo un anno e vedo i primi risultati, le famiglie ci ringraziano”. 

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news