“Dopo di noi”, mercoledì si discute la legge in Commissione
ROMA – Saranno discusse mercoledì in commissione Affari sociali le proposte di legge relative a “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare”. Tre testi, che potrebbero però aumentare, accomunati da uno stesso obiettivo: offrire risposte omogenee, a livello nazionale, a tutte le persone con disabilità che non possano contare, o possano contare solo parzialmente, sul supporto familiare.
Le tre proposte, molto simili nella sostanza, riprendono il lavoro “ben avviato nella precedente legislatura – spiega Margherita Miotto (Pd), prima firmataria di una delle proposte – Eravamo arrivati infatti a un testo unificato, su cui avevamo raccolto il parere delle commissioni. Poi però non avevamo trovato l'intesa con il bilancio e ci eravamo bloccati. Ora abbiamo fatto alcune modifiche, ma la sostanza è sempre quella e siamo ben determinati a portare a termine il provvedimento entro la fine dell'anno”
Obiettivo condiviso delle proposte è “creare un primo livello essenziale di assistenza – spiega ancora Miotto - iniziando a garantire diritti uguali per tutti: questo problema del dopo di noi, ma anche del 'durante', trova infatti oggi risposte differenziate a livello geografico e a costi diversi”. Tra le misure proposte, c'è l’istituzione di un apposito Fondo, con “la possibilità per i contribuenti di disporre la devoluzione del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche”. Il fondo servirebbe a finanziare diverse tipologie di programmi di intervento, anche in considerazione delle risorse e delle esperienze esistenti sul territorio, grazie ad associazioni, famiglie e terzo settore.
Si propone poi una norma che vincoli il governo a definire i Leps (Livelli essenziali prestazioni sociali) e a fissare i requisiti strutturali e organizzativi delle strutture residenziali. Si prevedono inoltre agevolazioni per la sottoscrizione di contratti di assicurazione, laddove questi siano finalizzati alla tutela delle persone beneficiarie degli interventi previsti dalla legge. Come pure sono previste “agevolazioni fiscali per le erogazioni liberali disposte per sostenere i programmi di intervento”. Sulla legge, una volta approvata, sarà avviata una campagna informativa, mentre ogni anno verrà redatta una relazione sulla sua attuazione da parte del ministero del Lavoro, chela trasmetterà alle Camere. (cl)