“Dove andare per”, decima edizione per la guida che aiuta le persone senza dimora
BOLOGNA – Ascolto e assistenza, dormire, mangiare, lavarsi, vestirsi, curarsi, assistenza legale, problemi con il permesso di soggiorno, scuole di italiano, lavoro, supporto a bisogni specifici. Sono i servizi raccolti in “Dove andare per”, la guida realizzata dall’associazione Avvocato di strada per dare informazioni a chi vive in strada. Nata nel 2003, la guida a Bologna è alla sua decima edizione. Obiettivo? Come racconta Antonio Mumolo, presidente di Avvocato di strada: “Dare aiuto a chi ha perso tutto, perché averla in tasca può davvero significare riuscire a sopravvivere”. Nelle 60 pagine dell’opuscolo infatti sono indicati tutti i servizi, con giorni, orari di apertura, numeri di telefono e indirizzo e-mail. “A Bologna sono moltissime le associazioni che aiutano chi è in difficoltà, questa guida vuole costruire una rete dal basso di queste realtà, utile a chi vive in strada, e che collabora con i servizi sociali”, continua Mumolo. Stampata in 5 mila copie, “Dove andare per” sarà distribuita nei luoghi frequentati dalle persone senza dimora: centri diurni, dormitori, mense, stazione, servizi sociali (sia del Comune di Bologna che di altri Comuni della Città metropolitana) ma anche in Questura e in carcere. Si trova online, scaricabile in pdf dal sito di Avvocato di strada. “La guida ci viene richiesta anche da altri soggetti come lo Spi-Cgil o Auser perché ci sono molte persone che, pur avendo un tetto sulla testa, hanno difficoltà per mangiare o per vestirsi”. L’esperienza di Bologna è stata replicata anche in altre città: una guida simile è stata appena presentata a Milano, una è presente a Torino e presto arriverà in altre città.
La guida è stata realizzata grazie al lavoro di 15 volontari del Servizio civile con un impegno di diversi mesi. Questa edizione contiene 17 soggetti nuovi: per l’ascolto c’è anche il Comitato Piazza Verdi, per dormire l’housing dell’Antoniano, per mangiare le 3 Cucine popolari attive in città, ci sono le scuole di italiano e anche un’associazione che si occupa di dipendenza, in particolare da gioco d’azzardo. “Obiettivo della guida è dare informazioni alle persone senza dimora e aumentare la consapevolezza di non essere soli, della possibilità di trovare un sistema strutturato in grado di dare risposte – ha detto Giuliano Barigazzi, assessore al Welfare del Comune di Bologna – Stiamo cercando di orientare i servizi per la grave marginalità adulta in modo da rispondere ai bisogni immediati ma anche produrre percorsi di uscita dalla strada”. E ha aggiunto: “È un ambito molto difficile. Lo abbiamo visto con il Piano freddo, in cui siamo usciti tutte le notti per cercare di portare le persone nei dormitori. Eppure abbiamo incontrato tanti ‘irriducibili’ che hanno rifiutato. L’ambizione è creare un sistema in cui nessuno viene lasciato solo, con assistenza e percorsi di autonomia”.
Avvocato di strada è presente attualmente in 46 città d’Italia, ha 700 volontari e conta oltre 3 mila pratiche aperte ogni anno. Nel 2017 le pratiche sono state 3.796 (1.154 a Bologna), di cui il 28% relative a cittadini italiani, il 59% a cittadini extraUe e il 13% a comunitari. Le pratiche riguardano il diritto civile, amministrativo, penale e dell’immigrazione. “Molte pratiche aperte a Bologna riguardano le multe sugli autobus – spiega Mumolo – I dormitori, infatti, sono lontani dalle mense e i senza dimora che non hanno la possibilità di pagare il biglietto rischiano continuamente una sanzione. Stiamo cercando di capire come poter affrontare la situazione, magari in un incontro con Tper”. (lp)