"Due ragazzi italiani mi hanno sparato". Il racconto del profugo aggredito a Pistoia
Buba Ceesay |
- PISTOIA - “Ieri sono andato a correre, stavo tornando dagli allenamenti, mentre tornavo a casa ho incontrato due ragazzi italiani in bicicletta. È la seconda volta che li incontro e mi avevano già insultato. Solitamente io cammino per la mia strada e neanche li guardo. Questa era la seconda volta, ci siamo incontrati all'incrocio qua dietro. Mi hanno insultato dicendomi “Bastardo!”, “Nero!”. Allora ho sentito lo sparo, li ho inseguiti ma sono scappati. Ho continuato la mia corsa e ho raccolto il bossolo da terra. L'ho portato a Don Massimo che ha chiamato la polizia”.
E’ il racconto di Buba Ceesay, il gambiano di 24 anni ospite nella parrocchia di Santa Maria Maggiore a Pistoia, che racconta di essere stato aggredito con uno sparo, forse di una pistola scacciacani, da due ragazzi italiani giovedì sera. Il giovane gambiano è accolto dalla parrocchia di don Massimo Biancalani, diventato noto per le foto in piscina coi migranti l’anno scorso. E’ stato lui ad andare in Questura: “Notte insonne fino alle 4 in Questura, è successo un episodio inquietante, alle 22.30 due ragazzi sono passati urlando frasi ingiuriose verso i migranti, poi sono andato in ufficio, a un certo punto verso le 23, un giovane nostro ospite è venuto concitato e sudatissimo dicendo “mi hanno sparato””.
E’ stato proprio don Massimo a raccontare per primo l’accaduto su facebook: "Vi scrivo a quest'ora, le due di notte, dagli uffici della Questura di Pistoia per informarvi che verso le 11.00 a Vicofaro ci sono stati degli spari! Due giovani italiani al grido 'negri di merda' hanno sparato uno o due colpi di arma da fuoco in direzione di uno dei nostri ragazzi migranti che fortunatamente è rimasto illeso. Sono in corso indagini".
Sono circa 80 i profughi accolti a Santa Maria Maggiore, una parrocchia finita più volte sotto l’occhio del ciclone e criticata dall’estrema destra. “Siamo preoccupati, il timore aumenta, la politica tende a sminuire questi episodi ma vanno presi molto sul serio. Riceviamo molte offese via telematica, via cartacea, non si vive più. Non credo sia giusto che il ministro dell’Interno Salvini sia passivo di fronte a tutte queste offese e tutti questi episodi”.
"Anche in Toscana la caccia al nero – ha detto il governatore toscano Enrico Rossi - Ma per Salvini e per Di Maio nessun problema di razzismo. Ora ci aspettiamo parole inequivocabili di condanna dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini e dai rappresentanti del governo 5Stelle-Lega".