"Ero straniero": parte la raccolta firme a Milano
MILANO - Tra le prime firme c'è quella dell'ex sindaco Giuliano Pisapia. È partita oggi a Milano la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare che punta a riformare tutta la legislazione italiana in materia di immigrazione e a superare così la Bossi-Fini. "Abbiamo l'ambizione di arrivare a un cambiamento culturale per superare paure, pregiudizi e intolleranze", ha detto don Virginio Colmegna presentando la campagna "Ero straniero - l'umanità che fa bene", promossa da, tra gli altri, da Radicali Italiani, Casa della Carità, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, A buon diritto, numerose parrocchie e da oltre 60 sindaci italiani.
Hanno sottoscritto la proposta di legge anche l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e anche alcuni consiglieri comunali, tra i quali Sumaya Abdel Kader, Franco D'Alfonso e Anita Pirovano. Diversi i luoghi e le occasioni per firmare la proposta di legge. Innanzitutto alla Casa della Carità (via Brambilla 10), dove è stato allestito un banchetto permanente (dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 17.30). Giovedì 18 maggio, dalle ore 21, è possibile firmare all'Anteo Spazio Cinema in via Milazzo 9, in occasione della proiezione del film "Straniero io" promosso dalla Camera del Lavoro. Sabato 20 maggio, dalle ore 14.30, durante la marcia "Insieme senza muri" e mercoledì 24 maggio, dalle ore 9 alle 16, all'Università Statale (via Festa del Perdono) durante la conferenza "Accogliere emergenze, promuovere diritti".
Lunedì 15 maggio, inoltre, si terrà una nuova presentazione pubblica del progetto di legge e della campagna "Ero straniero - l'umanità che fa bene", dalle ore 10 alle 13, in via Vivaio 1. L'evento è organizzato da Legautonomie e Scuola delle buone pratiche e vedrà come protagonisti i sindaci lombardi che hanno finora aderito alla campagna.
La proposta di legge è composta da otto articoli e il suo obiettivo è quello di rendere possibile l'ingresso in Italia senza dover ricorrere ai trafficanti di uomini o ad altri stratagemmi illegali. Per questo introduce il permesso di soggiorno temporaneo (12 mesi) per la ricerca lavoro, così da facilitare l’incontro tra stranieri e datori di lavoro. Si prevede inoltre la regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari, se è dimostrabile l’esistenza in Italia di un'attività lavorativa (trasformabile in attività regolare o denunciabile in caso di sfruttamento lavorativo) o di comprovati legami familiari. La proposta intende anche ampliare il sistema Sprar puntando su un'accoglienza diffusa capillarmente nel territorio con piccoli numeri. (dp)