"Esodi", dal laboratorio teatrale dei ragazzi rifugiati nasce la mostra fotografica
Foto di Gabriele Fiolo |
- SAN LAZZARO (Bologna) - Cinquanta ragazzi da 18 Paesi diversi hanno partecipato al laboratorio teatrale interculturale “Esodi” della Compagna del Teatro dell’Argine di San Lazzaro (Bologna). Ne è nato lo spettacolo “Nel paese dei Pinocchi” che racconta, rielaborandola, la storia di Pinocchio, un Pinocchio moderno, smarrito, tormentato ma ricco di speranze. “Proprio come i migranti di oggi, che attraversano il deserto e il mare per un sogno di speranza e libertà”, racconta la compagnia. Quello spettacolo è diventato una mostra con gli scatti di Gabriele Fiolo, fotografo bolognese che ha lavorato sulla disabilità e con la ong Cefa in Tanzania e che ha assistito alla rappresentazione dello spettacolo, “mi sono portato la macchina fotografica e ho girato per il teatro”, e i testi di Domenico Quirico, giornalista del quotidiano La Stampa e autore di “Esodi, storia del nuovo millennio”, libro uscito per Neri Pozza. La mostra è allestita presso la Mediateca di San Lazzaro ma, “altrettanti scatti saranno appesi in vari luoghi della città, dalla farmacia alla banca, dal supermercato alla pasticceria – racconta Gabriele Fiolo – per diffondere ulteriormente il progetto di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo sul territorio”.
“Il lavoro che San Lazzaro sta portando avanti sull’accoglienza è frutto di un territorio che nel suo dna porta le tracce di una terra aperta a prendersi cura di chi soffre, una città che coglie le sfide e le trasforma in opportunità, che affronta i problemi rilanciando nuove sfide e trovando soluzioni più efficaci – ha detto Claudia D’Eramo, vicesindaco di San Lazzaro – Grazie alle foto di Gabriele Fiolo e ai testi di Domenico Quirico possiamo cogliere le motivazioni, i silenzi, le frustrazioni, le paure, la violenza, le aspettative, l’amarezza, i sogni e il viaggio. Raccontati con parole commoventi, sempre perfette, mai eccessive o compiaciute, oneste, associate a foto ricche di speranza, di condivisione, di un futuro che sembra possibile. Testi e foto – ha concluso – in una dissonanza funzionale che porta a fare i conti con il prima e con il perché, per avere una lettura delle immagini con occhi più consapevoli”.
Foto di Gabriele Fiolo |
In occasione dell’inaugurazione della mostra oggi, il 28 ottobre alle 18, in Mediateca ci sarà una performance di ragazzi protagonisti del laboratorio e delle foto: un momento di incontro di linguaggi artistici, dialetti, racconti, canti ed esperienze. La mostra rimarrà aperta fino al 19 novembre. (lp)
Foto di Gabriele Fiolo |