"Facciamolo rapido": a Roma test salivari gratuiti per l'Hiv
Roma - Il 50% delle persone scopre di essere Hiv positiva con una diagnosi tardiva, in una fase di malattia avanzata, quando l'immunita' e' gia' fortemente compromessa, e per di piu' con il timore di aver inconsapevolmente trasmesso l'infezione ad altre persone. 'Facciamolo rapido' e' il titolo del nuovo progetto che vede, ancora una volta, la stretta collaborazione tra l'Istituto Nazionale Malattie Infettive-Inmi Spallanzani di Roma e Anlaids Lazio sul tema prevenzione dell'infezione da Hiv. Si offre la possibilita' di eseguire il test gratuito salivare anche presso la sede Anlaids vicino alla Stazione Termini e in 20 minuti avere una risposta ed eliminare ogni dubbio. Un iniziativa per sensibilizzare ed educare a fare il test periodicamente anche in un luogo non 'sanitario'. Lo spot 'Svegliati e fai il test' presentato all'ultima giornata mondiale contro l'Hiv, curato da Anlaids e girato allo Spallanzani, continua a ribadire l'importanza della diagnosi precoce: un gesto semplice grazie ad un test anonimo, accurato e rapido oltre che gratuito. Il video ha ottenuto in un mese oltre 60.000 visualizzazioni sui social https://www.youtube.com/watch?v=SHF06oyGvFg. 'Facciamolo rapido' promosso da Inmi Spallanzani e Anlaids Lazio onlus e' un nuovo progetto per dare un'ulteriore opportunita' di accesso al test Hiv. Sara' infatti possibile effettuare gratuitamente e in forma riservata un test rapido su fluido orale presso la sede di Anlaids Lazio, in via Giovanni Giolitti 42 (zona Termini/Laziali) il secondo e il quarto giovedi' di ogni mese a partire dal 19 gennaio. Il risultato del test sara' comunicato da un medico dell'Inmi Spallanzani dopo 20 minuti. Per info: dal lunedi' al venerdi' dalle 9 alle 16 allo 06 4746031.
Cosi' in un comunicato l'Istituto Nazionale Malattie Infettive-Inmi Spallanzani e Anlaids Lazio.
Verra' inoltre offerta una consulenza individuale e fornite le informazioni sul rischio di trasmissione, sulle misure di prevenzione dal contagio da Hiv e di altre infezioni trasmesse sessualmente, ma non sara' rilasciato il referto dell'esame. Se necessario, si potranno svolgere ulteriori esami presso lo Spallanzani. "Prevenzione ed informazione sono rilevanti quanto clinica e ricerca per debellare la patologia- evidenzia Marta Branca, direttore generale dell'Inmi Spallanzani- Il numero di malati affetti da Hiv/Aids e dei sieropositivi che vengono seguiti nel nostro Istituto e' considerevole, pertanto ci impegniamo con sempre maggior determinazione in tutte le iniziative utili a prevenire la trasmissione del virus oltre che curare una patologia diventata cronica-degenerativa". Si stima che circa il 15% della popolazione con infezione da Hiv non sia a conoscenza del proprio stato, e che da questo gruppo di persone abbia origine circa la meta' dei nuovi casi di infezione. "Fare il test- sottolinea il presidente Anlaids Lazio, Massimo Ghenzer- e' il piu' grande gesto di responsabilita' nei confronti di se stessi e degli altri. Permettere di poterlo eseguire non solo nelle strutture ospedaliere e' sicuramente un mezzo per incrementarne gli accessi rispettandone i requisiti scientifici grazie alla presenza dei medici dello Spallanzani". Allo Spallanzani e' sempre disponibile l'ambulatorio del centro di riferimento Aids 'Stanza 13', concludono l'Istituto Nazionale Malattie Infettive-Inmi Spallanzani e Anlaids Lazio.
(DIRE)