"Filo Rosa", a Reggio Emilia apre la sartoria che dà lavoro alle donne in difficoltà
Alcune immagini del laboratorio sartoriale "Filo Rosa" |
REGGIO EMILIA - Abiti progettati e realizzati da donne in situazioni di difficoltà. Sono quelli prodotti da “Filo Rosa”, il laboratorio sartoriale nato dalla collaborazione tra due realtà reggiane che operano nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, la Cooperativa sociale Madre Teresa e Nuovamente di Caritas Reggiana. Il cuore del progetto? “Creare occupazione prendendosi cura della persona, dei suoi bisogni, sviluppando un’idea imprenditoriale tutta al femminile”, dicono i promotori. La sartoria produrrà esclusivamente prodotti di abbigliamento per la ristorazione e l’agroalimentare e punta a sviluppare un percorso di crescita personale e professionale volto al reinserimento e all’integrazione attraverso la creazione di un’impresa sociale. “Filo Rosa nasce come progetto sociale, con il tempo si è evoluto ed è cresciuto diventando anche un progetto imprenditoriale, creando sinergie e condividendo valori caratterizzanti il mondo no profit e profit”, spiega Elisa Belli, responsabile del progetto.
“I prodotti che realizziamo sono creati per incontrare le esigenze di chi opera nel settore della ristorazione e dell’agroalimentare, per questo cerchiamo di utilizzare i materiali migliori per soddisfare le diverse richieste: un buon capo, infatti, rispetta non solo i requisiti di stile ma anche di praticità e attenzione alla salute – continua Belli – Crediamo che in un periodo di forti cambiamenti economici e sociali il dialogo tra il mondo cooperativo e il profit sia fondamentale per sviluppare una responsabilità sociale d’impresa che veda le donne come prime protagoniste del nostro operare, dando vita a nuove aziende. Territorialità, rete, impresa sociale sono i punti cardine che ci vedono impegnati in prima persona in questo percorso di costruzione di una nuova evoluzione culturale”.
Tra i partner del progetto: AccorHotels, uno dei principali gruppi alberghieri a livello mondiale, l’azienda Ferrarini di Reggio Emilia e il Premio Marco Biagi. “Sono convinta che le aziende debbano impegnarsi a livello sociale e sono orgogliosa di lavorare per un Gruppo che opera in questo senso – dichiara Enrica Tomei, Project Manager Risorse Umane AccorHotels Italia, Grecia e Israele. “Sono particolarmente felice che il nostro supporto si rivolga ad una realtà che si prodiga per favorire l’indipendenza economica delle donne”.