"Handyamo", alla Velostazione si noleggiano mezzi per persone con disabilità
BOLOGNA - Un progetto per favorire la mobilità turistica di persone con disabilità grazie a mezzi elettrici noleggiabili allo stesso prezzo di una bici elettrica: si chiama “Handyamo”, ed è stato promosso dalla Skarrozzata e da Aias Bologna in collaborazione con Dynamo, che allestirà stabilmente all’interno della Velostazione un punto noleggio ausili, ricarica batterie e servizio di manutenzione meccanica per sedie a ruote. Questi ausili saranno messi a disposizione a integrazione del tradizionale servizio di noleggio biciclette per aprire a tutti, in ottica inclusiva, la possibilità di visitare Bologna. L’inaugurazione, sabato 27 maggio alle ore 15, con test ride gratuito.
“Il tema dell’accessibilità ci ha sempre interessato, in un’ottica di democrazia dello spazio – spiega Simona Larghetti, presidente di Dynamo –: basti pensare che l’80 per cento dello spazio pubblico è occupato da strade. Chiaramente, chi si muove in sedia a ruote percepisce in maniera esasperata i disagi che noi viviamo come ciclisti, una situazione che può anche portare all’isolamento di chi, pur di non dovere affrontare tutti questi ostacoli, sceglie di non uscire”. Passaggio importante, la scelta di aprire la Velostazione: “Abbiamo chiesto una consulenza alla Skarrozzata per capire cosa servisse per rendere accessibili gli spazi”. Da lì, la necessità di fare qualcosa di più completo, come aprire un noleggio di mezzi accessibili: grazie a “Handyamo” sarà possibile arrivare a Bologna in treno con un mezzo leggero come la sedia a ruote tradizionale e noleggiare un mezzo più performante come lo scooter elettrico o la sedia a ruote elettronica. O, per chi lo preferisse, una handbike. Non solo: sono già disponibili da mesi un trasporto sedie a ruote e una bici che porta due persone, una che pedala, e una che si gode la passeggiata, grazie anche ad Ottobock, azienda sanitaria di Budrio produttrice di ausili elettrici per la mobilità.
L’inaugurazione di “Handyamo” è solo uno degli appuntamenti dedicati all’accessibilità nell’ultimo weekend di Itacá, il Festival del turismo responsabile. Tra gli altri, domenica 28 maggio dalle 10 è in programma – sempre presso la Velostazione – il seminario “Il turismo accessibile a Bologna”. Tra i relatori, Egidio Sosio, disability manager di Bologna e Lucia Cominoli della cooperativa Accaparlante – Centro documentazione handicap. A moderare, Fabio Fornasari, direttore del Museo Tolomeo dell’Istituto dei Ciechi Cavazza: “Ci concentreremo delle diversità nell’accessibilità – anticipa –. Perché un percorso può essere accessibile per una particolare disabilità ma non per un’altra. All’orizzonte vediamo un futuro di multimedialità, all’interno del quale ogni persona possa scegliere quale percorso seguire, il più idoneo alle sue esigenze”. Secondo Fornasari, in Italia è ancora lontana un’accessibilità diffusa, che coinvolga sia sistema urbano, sia società. E Bologna? “Bologna è molto avanti, basti pensare che è una delle poche città ad avere nominato un disability manager. Certo c’è ancora molto lavoro”. Il direttore del Tolomeo sottolinea come l’accessibilità sia un dovere di tutti, non solo delle istituzioni. Per farlo, porta due esempi: le attività commerciali che raramente sono accessibili e le biciclette parcheggiate ovunque, a tutti i pali delle strade, persino ai semafori: “Un cieco si sposta seconda una mappatura mentale, che di certo non prevede che il suo bastone si incastri nei raggi delle bici al semaforo. Per questo la programmazione non basta, serve anche un passo avanti culturale e comportamentale”.
Sempre domenica, ma alle 12, al via l’edizione bolognese della Skarrozzata, la passeggiata per provare cosa sia la disabilità con tanti mezzi a disposizione: carrozzine, handbike, biciclette per trasporto disabili, motorini elettrici. (Ambra Notari)?