23 febbraio 2017 ore: 10:31
Immigrazione

"I richiedenti asilo non sono clandestini". Lega condannata per discriminazione

Il Tribunale di Milano ha dato ragione alle associazioni Asgi e Naga condannando per discriminazione Lega Nord, Lega Lombarda e Lega Nord Saronno per i manifesti affissi a Saronno, contro l'accoglienza di 32 profughi
Discriminazioni, razzismo - mani colorate

Milano - I richiedenti asilo non sono clandestini. E chi usa quest'ultimo termine per additare i primi, viola i principi costituzionali di uguaglianza e dignità delle persone. È quanto ha stabilito il Tribunale di Milano, che ha condannato per discriminazione Lega Nord, Lega Lombarda e Lega Nord Saronno per i manifesti affissi a Saronno, contro l'accoglienza di 32 profughi, inviati dal Prefetto.

Manifesti che contenevano le espressioni "Saronno non vuole clandestini”  “Renzi e Alfano vogliono mandare a Saronno 32 clandestini: vitto alloggio e vizi pagati da noi. Nel frattempo ai saronnesi tagliano le pensioni ed aumentano le tasse”, “Renzi e Alfano complici dell’invasione”. Due associazioni, Asgi e Naga, hanno però denunciato per discriminazione gli autori del manifesto. E il giudice, Martina Flamini, ha dato ragione alle associazioni, rappresentate dagli avvocati Alberto Guariso e Livio Neri, perché il termine clandestino usato in quei manifesti ha una valenza denigratoria e crea un clima ostile.

In prima fila tra chi si è opposto all'arrivo dei 32 richiedenti asilo c'era anche il sindaco leghista di Saronno, Alessandro Fagioli. Gli avvocati delle Lega hanno invocato il diritto alla libertà di espressione e opinione. Ma per il giudice "nel bilanciamento delle contrapposte esigenze – entrambe di rango costituzionale – di tutela della pari dignità, nonchè dell’eguaglianza delle persone, e di libera manifestazione del pensiero, deve ritenersi prevalente la prima in quanto principio fondante la stessa Repubblica". La sacrosanta libertà di parola non deve dunque servire a denigrare o discriminare.

Nonostante la rimozione già avvenuta dei cartelli, al fine di  garantire una effettiva protezione del diritto alla non discriminazione, il giudice ha disposto, secondo quanto previsto dall’art. 28 d.llgs 150/2001, la pubblicazione della sua ordinanza, a spese della Lega, sia sul quotidiano locale “il Saronno” sia sul “Corriere della Sera”. Lega Nord, Lega Lombarda e Lega Nord Saronno sono state condannate inoltre al pagamento, a titolo di risarcimento, della somma di 5 mila per ciascuna associazione. (Dp) 

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