28 luglio 2015 ore: 11:00
Immigrazione

"Imparano a usare coltello e forchetta". Così i migranti sono accolti dalla cooperativa

Non si placano le polemiche sull'ospitalità riservata ai 36 immigrati arrivati a Castelfiorentino. "Espressioni simili mostrano disprezzo e mentalità colonialista"
Profughi di Castelfiorentino 5
Alcuni dei profughi ospitati nella frazione di Meleto
Profughi di Castelfiorentino 5

CASTELFIORENTINO - Vanno avanti i lavori di ristrutturazione nel casolare diroccato dove sono stati accolti i profughi a Castelfiorentino, una situazione ai limiti della vivibilità denunciata da Redattore Sociale nei giorni scorsi. Dopo il nostro approfondimento, la cooperativa Mc Multicons, che gestisce l’accoglienza, ha proseguito i lavori nella cascina, inviando alla nostra redazione una lettera (corredata di materiale fotografico) per testimoniare quanto stesse avvenendo nella struttura

Lavori di ristrutturazione nel casolare diroccato
Profughi di Castelfiorentino ristrutturazione 2

Nella lunga lettera, riportata da Redattore Sociale, c’è uno specifico passaggio che ha fatto infuriare alcune associazioni del territorio. Il passaggio fa riferimento a quella che dovrebbe essere l’educazione dei migranti. Lo riprendiamo integralmente: “Siamo dovuti partire dalle basi, dall’utilizzo di forchette e coltelli, alle regole della raccolta differenziata, dall’educazione ad indossare magliette e scarpe alle regole per lavarsi e utilizzare servizi igienici e docce”.

Critiche anche dal sito cronachediordinariorazzismo.org, in cui Giuseppe Faso, scrittore, autore del "Lessico del razzismo democratico" sostiene: “Un’espressione simile mostra un disprezzo totale nei confronti degli ospiti del centro; e rivela, nella sua retorica - tipica del discorso colonialista - la mentalità di chi scrive. Ed è così smaccatamente grottesca, da suonare come una provocazione”. 

Profughi di Castelfiorentino 5
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