“In famiglia non si è mai stranieri”: a Roma una sinergia per promuovere l'affido
ROMA – Sono oltre 23 mila i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia, secondo gli ultimi dati del Rapporto di Approfondimento Semestrale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sui Minori Stranieri Non Accompagnati (dicembre 2023): 2.300 in più rispetto a soli sei mesi prima. Una popolazione numerosa e vulnerabile, che ha bisogno di attenzione. E soprattutto, trattandosi di minori, ha bisogno di una famiglia. Per questo, l'affido familiare è uno strumento prezioso per accogliere e accompagnare questi minori nel percorso d'inserimento sociale e di crescita personale.
Di questo si è parlato oggi, presso Borgo Ragazzi Don Bosco, in occasione del seminario “In famiglia non si è mai stranieri”, organizzato dallo stesso Borgo Ragazzi Don Bosco, in collaborazione con Unicef, Roma Capitale, Cnca e Salesiani per il Sociale.
Obiettivo: affrontare in modo adeguato ed efficace la sfida rappresentata da queste centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze, che non accennano a diminuire. Se infatti da un lato è in lieve flessione il numero di migranti, rifugiati e richiedenti asilo, come si evince dal Rapporto Annuale dell’Ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia Centrali in Italia, cresce invece la percentuale di ragazze e ragazzi stranieri non accompagnati sul totale di persone arrivate: oggi sono il 14,6%, a fronte del 10% dell’anno precedente.
“La presenza sul nostro territorio di Minori Stranieri Non Accompagnati ci pone davanti ad una doppia sfida – spiegano gli organizzatori dell'incontro -: accogliere questi ragazzi minorenni ed integrarli, favorendone i processi di crescita e di autonomia. In questo contesto, l’affidamento familiare si pone come risposta da privilegiare, in quanto potente strumento di inclusione sociale”.
Durante l'incontro, sono stati condivisi strumenti e modelli di lavoro sperimentati e consolidati con gli attori istituzionali di riferimento, al fine di implementare la rete operativa e coinvolgere e sensibilizzare la società civile verso una sempre maggiore attenzione al superiore interesse di ogni minore, come viene sancito dall’art. 3 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. “L’auspicio – spiegano ancora i promotori - è che, in sinergia con le recenti Linee di indirizzo per l’affidamento familiare 2024, il modello di lavoro creato su Roma possa produrre e rinforzare le necessarie collaborazioni interistituzionali al fine di promuovere sempre di più l’utilizzo dell’istituto dell’affido, che anche la Legge Zampa (L. 47/2017) individua come strumento da favorire in via prioritaria ai fini dell'accoglienza delle persone minorenni.
Il seminario è stata anche l’occasione per presentare il Protocollo d’Intesa firmato da Roma Capitale, Borgo Ragazzi don Bosco e CNCA e il relativo Diagramma di Flusso, per promuovere in modo integrato l’affidamento familiare dei Minori Stranieri Non Accompagnati sul territorio di Roma Capitale.
In tre anni, secondo i dati dell’Unità Organizzativa Protezione Persone Minore Età di Roma Capitale, nella collaborazione con Borgo Ragazzi don Bosco (Progetto AltriLegami) e CNCA (Progetto Ohana e Progetto Terreferme – Lazio), sono stati 24 i Minori Stranieri non Accompagnati inseriti in famiglia. Solo a Roma le famiglie affidatarie formate sono state 68.
Di seguito la registrazione dell'incontro