18 maggio 2017 ore: 14:25
Immigrazione

"Insieme senza muri", pace tra le diverse anime della manifestazione

Dopo il blitz delle forze dell'ordine alla Stazione centrale, era cresciuto il malumore di una parte dell'associazionismo milanese verso il governo, il ministro Minniti e il sindaco Sala. Ma ieri sera, in un vertice a Palazzo Marino, è stata scongiurata l'ipotesi che sabato si creassero due cortei
Immigrati. Muri contro i profughi

MILANO - Pace fatta tra le anime più dure e quelle più istituzionali della marcia del 20 maggio a Milano per l'accoglienza dei migranti "Insieme senza muri". Dopo il blitz delle forze dell'ordine del 2 maggio alla Stazione centrale e la retata di migranti, in una parte dell'associazionismo milanese - dal Naga ai sindacati fino ai centri sociali - era cresciuto il malumore verso il Governo e il ministro dell'Interno, Marco Minniti, e il sindaco Giuseppe Sala. Un malumore che rischiava di dividere in due anime la manifestazione di sabato. Un'anima più moderata, che avrebbe marciato sotto lo slogan "Senza muri", e una più antagonista, legata allo slogan "Nessuno è illegale", che sottolinea di più la necessità di cambiare totalmente le leggi in materia di immigrazione. Ma ieri sera, in un vertice a Palazzo Marino al quale hanno partecipato diversi rappresentanti del terzo settore, si è arrivati a un accordo: anche lo striscione "Nessuno è illegale" aprirà la manifestazione insieme a quello "Senza muri".

"Lo ritengo un risultato politicamente molto importante -sottolinea Piero Massarotto, presidente del Naga-. 'Nessuno è illegale' sottolinea il fatto che oggi non esistono canali d'ingresso regolari in Italia e quindi nessuno può essere considerato irregolare. I muri da abbattere sono anche quelli legislativi". "No one is illegal" era anche lo slogan della marcia di Barcellona nel febbraio scorso, da cui è nata l'idea di quella di Milano: "La nostra posizione non è in contrasto con quella del Comune né con chi si riconosce di più nello slogan "Senza muri", semmai va a integrare questi concetti", ci tiene a precisare Piero Massarotto. (dp)

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