"Io non butto": così si combatte lo spreco nei mercati rionali
- MILANO - Alle ore 13, nei mercati rionali di Milano (e d'Italia), si assiste a una scena: i clienti se ne vanno verso casa, gli ambulanti lasciano a terra le casse di prodotto invendute e numerosi fra anziani e senzatetto rovistano nei rifiuti di giornata. Nel giugno 2017 è partito a Milano e provincia la campagna “Io non butto” del Centro servizi per il volontariato (Ciessevi) di Città Metropolitana: 16 fra associazioni, onlus e microreti di aziende hanno salvato dall'abbandono 123 tonnellate di alimenti e distribuito 246 mila pasti ai più bisognosi. Con un risparmio di oltre 11 mila euro per Regione Lombardia, i cui costi medi di smaltimento sono pari a 90 euro per tonnellata.
Lunedì 7 maggio Ciessevi ha pubblicato sul sito un vademecum omonimo alla campagna. Si tratta di un manuale d'istruzione per i volontari, dediti al recupero e alla distribuzione delle eccedenze alimentari, in cui vengono fornite indicazioni su diversi aspetti: come aderire alla campagna, come garantire la salubrità degli alimenti nelle fasi di stoccaggio e distribuzione dei cibi oltre alle normative nazionali e regionali di riferimento. E, in occasione di Milano Food City (la settimana dedicata al cibo organizzata dal Comune), Ciessevi presenta il progetto "Io non butto" alla Fondazione Feltrinelli domani martedì 8 maggio, alle ore 15.
L'intero progetto, realizzato in partnership con “Milan center for food law and policy”, si basa sui principi della filiera corta e del chilometro zero: il cibo si recupera in quartiere fra botteghe, catering, negozi, aziende agricole e mercati a cielo aperto, per poi essere distribuito all'interno dello stessa zona attraverso associazioni e onlus medio-piccole che conoscono il territorio e le sue esigenze. Sono già attive azioni di recupero delle eccedenze alimentari nelle aree della Lombardia che vanno da Cinisello Balsamo a Opera, da Pero a Gorgonzola, fino a Melegnano. Oltre che sui numerosi mercati del capoluogo fra cui quelli di piazzale Martini, Vespri siciliani e Sant'Agostino. (Francesco Floris)