“Io sto con la sposa”: in sala da 13 settimane, 100 mila spettatori
ROMA – Sfondata la quota di 100 mila spettatori per “Io sto con la sposa”, il film “prodotto dal basso”, considerato uno dei casi cinematografici dell’anno appena trascorso, ormai in sala da 13 settimane. 228 le città italiane raggiunte da questa incredibile storia, “centomila persone che credono che il cielo è di tutti – commentano i promotori su Twitter – e che stanno colorando l’Italia di bianco, con tanti flashmob di spose”. Un successo straordinario, che va oltre qualsiasi aspettativa. Il segreto? Forse è in quello che Gabriele del Grande, uno dei registi, chiama “esperimento: distribuire contemporaneamente il film sia al cinema che con le proiezioni dal basso organizzate dalle associazioni. Anziché entrare in conflitto, le due distribuzioni si sono date manforte – ci spiega - Così, da un lato la distribuzione ufficiale di Cineama ha portato il film in 159 sale di 117 città, raggiungendo 60 mila spettatori. Dall'altro con le associazioni abbiamo portato il film a 40 mila spettatori in 148 location diverse in 111 città”.
Intanto, le prenotazioni continuano ad arrivare: “Pensate che dobbiamo ancora leggere 175 mail di richieste – si legge in una lettera inviata ai produttori alcuni giorni fa - Nel frattempo però, è partita la distribuzione internazionale. Nell'ultimo mese siamo stati a Amsterdam, Bruxelles, Massegno, Luzern, Dubai, Amman, Brasilia, Rio de Janeiro, Belo Horizonte, Curitiba, Sao Paulo... Ed è solo l'inizio, perché da gennaio porteremo il film a Oslo, Helsinki, Goteborg, Stoccarda, San Bartolomeo de Las Casas, Zagabria, Tangeri, Beirut... E stiamo lavorando per gli Stati Uniti e il Canada”.
Inoltre, da fine gennaio partirà la distribuzione del film nelle scuole: sia con le matinée al cinema Agis Scuole che con le proiezioni in classe con gli insegnanti. E’ saltata invece la proiezione al Parlamento europeo, “ma non diamo troppo peso alla cosa - assicura del Grande - Sul fronte penale invece, ad oggi non abbiamo notizie di indagini in corso. Ormai sarebbe un boomerang denunciarci. Gli avvocati comunque sono pronti e noi anche!”.
Intanto, a gennaio, il film è in programmazione in altre 32 città in tutta Italia, dal Veneto alla Calabria, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. E sconfina anche oltre lo stivale, raggiungendo il Belgio, la Svizzera e la Germania. “Ciò che più ci piace – conclude Del Grande – è che un film come questo, che tratta questi temi e che, per di più, è prodotto dal basso. Riesca a stare così bene sul mercato e a uscire da cerchio dei soliti noti”. (cl)