31 gennaio 2019 ore: 14:41
Società

“L'Italia che resiste”, quasi 200 i presìdi per contrastare il clima di odio

Una catena umana, anzi quasi 200, intorno ad altrettanti palazzi comunali. Il 2 febbraio i cittadini che resistono alle scelte del governo scendono in piazza. Da Cagliari a Padova e poi Pisa, Torino, Verona e altre. A Bologna ritrovo alle 14 in piazza del Nettuno
L'Italia che resiste - Locandina

BOLOGNA – “Siamo normali cittadini provenienti da molte strade e storie. Forse minoranza elettorale, ma maggioranza morale nel chiedere al governo italiano competenza e umanità. E all'opposizione di fare il suo mestiere: indicare soluzioni oggi e avere coraggio e generosità per ricostruire un modello culturale e una politica del bene comune per domani”. Alberto Zucchero del Portico della Pace di Bologna – che organizza il presidio sotto le Due Torri - spiega così le motivazioni che, sabato 2 febbraio, porteranno tantissimi cittadini italiani in piazza per la manifestazione nazionale L'Italia che resiste. “Abbiamo risposto all'appello per la manifestazione nazionale lanciata da 4 operatori umanitari piemontesi di R@inbow4Africa assumendoci il compito di organizzare il presidio di Bologna insieme alla rete Bologna Accoglie - precisa Zucchero - Si tratta di una convocazione spontanea di cittadini e associazioni per 'resistere' alle scelte inumane di chi chiude i porti, di chi sgombera i centri deportando i migranti spezzando l'integrazione, istiga all'odio calpestando l'accoglienza”.

Nata come reazione spontanea di un gruppo di cittadini impegnati nel sociale “davanti al quotidiano sfoggio di xenofobia, egoismo e mancanza di empatia” (come si legge sulla pagina Facebook di Resistenza 2 febbraio), la manifestazione ha raccolto quasi 200 adesioni. L'idea è di scendere in piazza e creare una catena umana intorno ai palazzi comunali. “Non vogliamo essere come quelli che, in tempo di guerra, hanno fatto finta di non vedere cosa stava accadendo, questa piazza autoconvocata vuole essere la scintilla di una nuova resistenza”. L'invito è a portare qualcosa di rosso, come le magliette che le mamme fanno indossare ai bambini prima della traversata per farli individuare subito dai soccorritori, o arcobaleno.

A Bologna l'appuntamento è alle 14 in piazza del Nettuno per circondare Palazzo d'Accursio, la sede del Comune. Al presidio bolognese hanno aderito ExAequo Bottega del mondo, Futura Bologna, Famiglie accoglienti, Laici missionari comboniani, Bologna Welcoming Europe, Amnesty international, Arci, Bandiera Gialla, Bologna social food e altri. (lp)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news