"La buona scuola": tutti i numeri della consultazione
Roma - 207 mila i partecipanti online; 1 milione e 300 mila accessi al sito; 200 mila partecipanti ai dibattiti sul territorio; 40 tappe del tour; circa il 70 per cento di scuole raggiunte attraverso gli incontri promossi dagli uffici scolastici regionali, 6 mila mail. Sono questi alcuni dei numeri della consultazione su 'La Buona Scuola' presentati al ministero dell'Istruzione. Dati quantitativi spiegati nel dettaglio e resi pubblici per dare conto di un percorso durato due mesi che ha visto la partecipazione di tanti cittadini, on line e off line.
Oltre ai numeri sono stati resi noti anche i contenuti dei commenti, delle critiche ma anche delle integrazioni al documento proposto dal governo. Emerge il sostegno all'organico funzionale, all'assunzione dei precari e ad un nuovo concorso per l'inserimento sottolineando come sia necessaria la formazione. Il 72 per cento vorrebbe un percorso per l'abilitazione che rafforzi le discipline di base, le lingue e il digitale. Per quanto riguarda la valutazione dei docenti, e quindi il merito come criterio per la crescita dello stipendio, l'81 per cento ritiene che il merito deve contribuire all'aumento del salario ma non deve intaccare la collegialita' di lavoro; inoltre il 46 per cento dei partecipanti alla consultazione propone un sistema misto che coniughi il merito con l'anzianita' di servizio. L'89 per cento delle persone che hanno partecipato alla consultazione vorrebbero modificare gli organi collegiali, in particolare per quanto riguarda le funzioni piu' che per la composizione.
Una proposta 'simpatica' e' quella di introdurre il concetto di 'Molestie burocratiche' mentre viene ribadita la necessita' di ripensare cio' che si impara a scuola potenziando l'educazione musicale e artistica ma anche l'inglese, l'informatica, intesa come pensiero computazionale, e l'educazione civica.
Dall'analisi dei contribuiti arrivati sono emersi anche i punti che secondo i partecipanti mancano al documento del governo, tra questi: l'inclusione e l'integrazione in particolare degli alunni stranieri; la necessita' di ridurre il numero di studenti per ogni classe della scuola dell'infanzia e renderla obbligatoria e infine potenziare l'orientamento. (DIRE)