"La casa di Toti", i ragazzi disabili si preparano a gestire l'albergo etico
I ragazzi e gli operatori della "Casa di Toti"
I ragazzi e gli operatori della "Casa di Toti" |
- PALERMO - Una sana 'incoscienza' è quella di Muni Sigona, mamma di Toti e ideatrice de "La Casa di Toti" che presto sarà il primo albergo etico della Sicilia. Una incoscienza che oggi l’ha portata a realizzare già il 60% dei lavori tecnici di questa struttura, frutto per gran parte della generosità di tanti siciliani e non solo. A prestare il loro servizio all'interno de La casa di Toti saranno alcuni ragazzi con disabilità che hanno già conseguito con successo il secondo stage formativo in vista poi della gestione della struttura.
Il secondo stage di cui sono stati protagonisti i ragazzi, che si è svolto lo scorso fine settimana, è stato un'occasione per capire come lavorano le aziende partner, studiarne i meccanismi ma soprattutto un'occasione per emanciparsi in vista del loro futuro. A questo secondo stage hanno partecipato 11 ragazzi, valutati dal personale specialistico dello studio Parentage di Catania, insieme a 8 operatori e reso possibile grazie alla Fondazione “I bambini delle fate”. I ragazzi sono stati presso due aziende: SI.A.M. Sicil Acque Minerali (Acqua Santa Maria) e A&G Cash and Carry. Gli stage saranno in tutto quattro, di difficoltà crescente. A gennaio la Rai manderà in onda, in prima serata, uno speciale dedicato proprio a La Casa di Toti.
E che questo progetto funziona lo dimostra anche la nuova avventura che coinvolge Giovanni, un ragazzo che ha cominciato uno stage presso l’azienda che gestisce la mensa della Sifi, società partner del progetto: “Un risultato importante - commenta Muni Sigona - che testimonia come finalmente si comincia a integrare impresa e sociale. Per questo voglio ringraziare Giuseppe Borzì, un imprenditore lungimirante che ci permette di realizzare questo nuovo importante passo in avanti e la dottoressa Valentina Genitori che si è fatta promotrice e interlocutrice affinché tutto ciò si realizzasse". “A proposito de La Casa di Toti i lavori riprenderanno a ottobre, aggiunge la mamma di Toti: ultimato il tetto, si inizieranno a costruire i tramezzi esterni e quelli interni. A oggi sono 20 le aziende siciliane che sostengono mensilmente la nostra opera nel sociale”.
Tra i futuri operatori, Luana, pedagogista, sottolinea come "questo secondo stage sta dimostrando che i sogni possono diventare realtà, una realtà magica, piena d’amore, un amore che si respira dal momento in cui ci si incontra grazie all’unione di persone speciali. Ognuno a modo suo dona un’esperienza unica e irripetibile all’altro e solo chi vive e la tocca con mano può gioire di emozioni che riempiono il cuore”. Per la psicologa “questo è il profumo di una nuova avventura, il momento dell’accoglienza di chi si ritrova insieme per la prima volta ma con una grande voglia di non tornare più a casa da solo, portandosi nel cuore qualcosa e qualcuno di veramente importante”. Ed è accrescimento continuo come testimonia anche un'altra futura operatrice, Martina che dice che "vivere h 24 con questi ragazzi permetterà di conoscere dinamiche che da fuori è difficile capire ma che una volta vissute riempiono l’anima; riempiono la vita con momenti di infinita purezza". Per tutte le informazioni si può consultare il sito www.lacasaditoti.org o inviare una mail a info@lacasaditoti.org (set)