"La povertà sanitaria colpisce sempre più i migranti"
ROMA - La povertà sanitaria colpisce sempre di più migranti e rifugiati che arrivano e vivono in Italia ed è il Lazio la regione italiana con la maggiore concentrazione di migranti che hanno difficoltà ad accedere a delle cure adeguate. È quanto sostiene la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus in un focus pubblicato in occasione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che rilancia i dati del Rapporto 2017 - Donare per curare: Povertà sanitaria e Donazione Farmaci, promosso dalla Fondazione insieme a BFResearch e realizzato con il contributo incondizionato di IBSA dall'Osservatorio Donazione Farmaci. Secondo la ricerca, gli enti benefici sostenuti da Banco Farmaceutico hanno fornito farmaci a oltre 580 mila utenti. Tra questi emerge la prevalenza della componente straniera sia a livello nazionale (63,5 per cento), sia nella maggior parte delle regioni.
La massima concentrazione di beneficiari stranieri si registra nel Lazio (80 per cento), in Liguria (75 per cento) e in Lombardia (71 per cento), ma resta consistente in tutte le regioni del Nord e in quelle della costa tirrenica a cui va aggiunta anche l’Umbria. La situazione si inverte tra i beneficiari con cittadinanza italiana, ove prevale leggermente il sottogruppo femminile su quello maschile. “Rispetto al 2016 assistiamo ad un aumento complessivo degli stranieri (+ 6,3 punti percentuali) - spiega la fondazione -, più pronunciato nel sottogruppo femminile (+ 9 punti percentuali) che nel sottogruppo maschile (+ 4,3 punti percentuali)”. In continuità con le tendenze già osservate negli anni precedenti, anche nel 2017 la componente più numerosa tra gli assistiti non è rappresentata dagli anziani (65 anni e più: 13 per cento), ma dagli adulti (65 per cento) e in subordine dai minori (21 per cento). Rispetto al 2016, inoltre, si osserva che l'incidenza degli assistiti anziani si riduce (-5,2 punti percentuali), con un corrispondente aumento degli adulti (+ 2 punti percentuali) e dei minori (+3,2 punti percentuali).
Tra gli assistiti stranieri del 2017 la componente anziana pesa solo per il 9,2%, molto meno della componente più giovane (0-17: 22 per cento). Anche tra gli italiani la componente giovanile sopravanza, sia pure di poco, la componente anziana, mentre la componente adulta si contrae rispetto alla media generale. Rispetto al 2016, va segnalato che tra gli italiani si registra un sensibile aumento degli assistiti in giovane età (+4,5 punti percentuali) e in età adulta (+3,3 punti percentuali), a cui corrisponde un altrettanto sensibile riduzione della componente anziana (-7,5 punti percentuali).