“Le azioni dei singoli possono fare la differenza”: 10 libri sociali per renderci più responsabili
Il dibattito che si è sviluppato sui temi dell’invecchiamento ha messo in evidenza le controverse implicazioni delle recenti riforme del sistema pensionistico finalizzate ad allungare la vita lavorativa degli individui. Da un lato, sembrano provati i benefici dell’allungamento della vita lavorativa per favorire l’inclusione sociale Dall’altro, emerge una preoccupazione diffusa sugli effetti sulla salute. Lorenzo Cappellari, Claudio Lucifora e Alessandro Rosina per le edizioni Il Mulino (2018) si confrontano sul tema illustrando le diverse opzioni di politica economica a cui i governi possono ricorrere per rispondere alle sfide dell’invecchiamento e della tutela del benessere dell’anziano. Riorganizzare la speranza di Antonio Ferrara e Filippo Mittino (San Paolo Edizioni, 2018) è uno strumento utile per genitori, insegnanti, educatori, mirato ad ampliare la capacità degli adulti di comprendere sempre meglio i più piccoli. Gli autori mettono in luce quanto sia importante dare spazio all'ascolto profondo e dedicare loro del tempo. Darcey, Milly ed Esther sono bambine che diventano giovani donne in un mondo che fatica a comprenderle. I loro percorsi si intrecciano nel testo Autismo al femminile (Edra, 2020) di Fiona Fisher Bullivant. Partendo dalle scoperte maturate nella concreta esperienza clinica, l’autrice ha composto una guida pratica per riconoscere, comprendere e lavorare con bambine e ragazze con autismo lieve e Sindrome di Asperger. Fra i suggerimenti, la necessità di un approccio libero da stereotipi. Il percorso del farmaco è fatto di tanti aspetti e di decine di passaggi che permettono a una pillola di arrivare al paziente. Cosa succede però in questo tragitto? Pillole. Storie di farmaci, medici, industrie di Guido Giustetto e Sara Strippoli (Add editore, 2017) prova a raccontare come vanno le cose con uno sguardo attento sui diversi elementi che ruotano attorno al mondo della sanità perché, un "sano scetticismo", è lo spirito migliore per affrontare le promesse dell'industria farmaceutica e aprire gli occhi con più consapevolezza quando qualcuno si sta occupando della nostra salute. Attingendo a fonti d’archivio politico diplomatiche e alla letteratura sanitaria, Paolo Nencini nel libro La minaccia stupefacente (Il Mulino, 2017), ricostruisce per la prima volta le vicende della droga in Italia tra la fine dell’Ottocento, quando era già ben radicato l’uso voluttuario di oppio, morfina e cocaina al di là delle Alpi e il 1970, quando esplose la grande epidemia di abuso di eroina.
I dispositivi tecnologici che influenzano i comportamenti di miliardi di persone stanno cambiando i processi della conoscenza, i modi di relazionarci e di stare al mondo, con incognite sul futuro della natura umana. Chi non riesce a farne a meno è malato? Spegni quel cellulare di Maurizio Fea (Carocci, 2019) è un libro che riflette sulla necessità di ripensare il nostro rapporto con le tecnologie e con le opportunità che ci offrono. La filosofa Rosella Prezzo nel saggio Veli d'Occidente (Moretti&Vitali, 2017) racconta le trasformazioni di un simbolo e ci ricorda che il tema del “velo” fa parte anche della nostra cultura e non è quindi legato solo alla tradizione islamica.
Edizione n. 173
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