18 maggio 2016 ore: 14:41
Non profit

"Magna Charta", l'intesa per promuovere il volontariato nei beni culturali

Accordo tra Regione Toscana e ministero ai beni culturali. Il commento di Gelli (Cesvot): “Favorire la programmazione delle attività del volontariato dei beni culturali ed integrare in modo corretto la sua azione con quelle delle istituzioni statali”
Servizio civile europeo, volontari

FIRENZE - Promuovere e sostenere le pratiche di volontariato nell'ambito della valorizzazione dei beni culturali in coerenza con i principi della Magna Charta del Volontariato per i Beni Culturali. E’ il protocollo firmato tra il governatore toscano Enrico Rossi e il ministro per i beni culturali Dario Franceschini.

Nell’accordo, tra le attività che dovranno essere di riferimento anche per le altre Regioni, le linee guida realizzate da Cesvot, Promo PA Fondazione, Regione Toscana e Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana.
Un accordo su cui interviene anche il presidente del Cesvot Federico Gelli: “La Magna Charta del volontariato per i beni culturali rappresenta un obiettivo raggiunto dove istituzioni e volontariato sono riusciti, in un percorso condiviso e partecipato, a realizzare delle linee guida per sostenere e regolamentare la collaborazione fra volontariato ed istituzioni.

“Lo scopo della Magna Charta - spiega Gelli - è infatti quello di favorire il riconoscimento, la programmazione e l’organizzazione delle attività del volontariato dei beni culturali ed integrare in modo corretto la sua azione con quelle delle istituzioni statali e locali. Sapevamo che la Magna Charta per i beni culturali poteva diventare un progetto pilota ed un modello replicabile. L’accordo fra Regione Toscana e Mibact riconosce a questa esperienza tutto il suo valore”.

Il gruppo di lavoro – coordinato da Francesca Velani di PromoPa – ha in corso un’azione di divulgazione delle attività a conferma che questo progetto realizza l’obiettivo di essere replicabile e scalabile e che dalla Toscana può essere trasferito – e adattato – alle altre realtà regionali.

 

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