"Mediterraneo Downtown", il festival per riflettere sul mare nostrum
FIRENZE – L’attivista afghana Malalai Joya, il politologo francese Oliver Roy, lo scrittore siriano Khaled Khalifa, la fumettista italo tunisina Takwa ben Mohammed, il sacerdote eritreo Mussie Zerai. Sono soltanto alcuni dei circa settanta ospiti della tre giorni di ‘Mediterraneo Downtown’, promossa dal Cospe, Regione Toscana e Comune di Prato e in programma il 5, 6 e 7 maggio presso il Museo Pecci di Prato.
- Si tratta della prima edizione di un evento che prevede incontri, dibattiti, mostre fotografiche e presentazioni di libri per riflettere sulla scena contemporanea dell’area mediterranea.
Nell’occasione sarà consegnato il premio ‘Un Mediterraneo per la pace’, attribuito a due giornalisti che si sono distinti nel loro lavoro per il perseguimento della libertà. Vincitori sono Lucia Goracci, inviata Rai, e Can Dundar, giornalista turco costretto all’esilio dal Governo Erdogan.
In programma anche l’anteprima del documentario di Stefano Liberti e Mario Poeta dal titolo ‘Herat Football Team’, sul calcio come riscatto femminile in Afghanistan, e il documentario ‘Io sono Aziz’ di Valerio Cataldo sull’odissea sulla rotta balcanica di un bambini afghano alla ricerca di suo padre .
‘Herat Football Team’
La manifestazione prenderà il via la mattina di venerdì 5 maggio al Museo del Tessuto con una matinée per le scuole (“Mediterraneo Anch’io”) e con l’inaugurazione del progetto dell’artista pratese Silvio Palladino, “Panillon”, che insieme ai bambini di una scuola elementare pratese, costruirà e installerà davanti alla Biblioteca Lazzerini il forno tandoor, usato in tutto il Medio Oriente per cuocere il pane. Il Festival si aprirà ufficialmente alle 18 dello stesso venerdì 5 maggio al Museo Pecci di Prato (sala Bianca) con la presentazione di tutti i promotori, degli ospiti e del programma.