19 maggio 2017 ore: 15:25
Disabilità

"Mia figlia disabile esclusa dalla gita": la denuncia di una mamma

La madre di Laura (nome di fantasia), 14enne di Amantea in provincia di Cosenza con sindrome di Dandy-Walker, punta il dito contro l'insegnante di sostegno: "Mia figlia serve solo per farle prendere lo stipendio. Per quanto riguarda la gita ha pensato bene di non avvisarci"
Gita scolastica generica

AMANTEA (CS). Laura (nome di fantasia) entra in classe come tutte le mattine accompagnata dalla madre. Ma l’aula è vuota. I suoi compagni sono partiti per una gita scolastica di tre giorni in Sicilia ma a lei nessuno ha detto niente, neanche la sua insegnante di sostegno. Laura è una 14enne di Amantea in provincia di Cosenza con sindrome di Dandy-Walker che provoca ritardi nello sviluppo con effetti variabili da caso a caso. La madre di Laura non ha accettato questa discriminazione attuata dalla scuola nei confronti della ragazza ed ha denunciato il fatto agli organi di informazione. “Mia figlia – spiega la madre di Laura - ha un disturbo per il quale è necessario che venga seguita da un’insegnante di sostegno, ma che non le impedisce di camminare o di stare con i suoi compagni. Per questa sua disabilità è stata tagliata fuori da un’importante esperienza di aggregazione scolastica, di condivisione. Potendosi muovere avrebbe potuto vivere insieme agli altri dei bei momenti spensierati ma, a quanto pare, gli altri componenti della comunità scolastica non la pensano allo stesso modo”. 

La madre della 14enne non fa sconti all’istituzione scolastica e nemmeno all’insegnante di sostegno che segue Laura e così commenta: “Mia figlia serve solo per farle prendere lo stipendio. Per quanto riguarda la gita ha pensato bene di non avvisarci”. Lo sfogo diventa un fiume in piena:  “Che scuola è quella che non favorisce la socializzazione – si chiede la mamma della ragazzina esclusa dal consueto viaggio d’istruzione -  che scuola è quella che discrimina e che non presta attenzione ad una ragazza che avrebbe bisogno proprio di sentirsi come gli altri? Perchè negare la possibilità ad un’adolescente di potersi recare in gita con i compagni?”. Interrogativi per cui la signora vorrebbe avere una risposta ma, per il momento, dalla scuola media di Amantea non è arrivata alcuna replica, né alcuna smentita. (msc)

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