"Migrants": un futuro di speranza nello sguardo dell'artista cinese Liu Bolin
BOX PALERMO - Uno sguardo positivo sul futuro dei migranti che arrivano sulle nostre coste è quello che traspare dai sei scatti di "Migrants", la mostra dell'artista cinese Liu Bolin che espone a Palermo nell'ambito di "Bam - Biennale Arcipelago Mediterraneo". La mostra, visitabile negli spazi dell'Haus der Kunst, è stata organizzata dall'assessorato alla cultura di Palermo in collaborazione con la galleria Boxart di Verona ed è promossa dall'associazione Dusseldorf Palermo nei Cantieri Culturali alla Zisa. Le opere sono state realizzate a Catania coinvolgendo 20 migranti grazie alla collaborazione della comunità di Sant'Egidio e di alcuni studenti dell'Accademia di belle arti della città etnea. Tra i protagonisti delle foto ci sono anche alcuni migranti provenienti dal Cara di Mineo e da altri centri di accoglienza della Sicilia. Completano l'esposizione un video e alcune fotografie di backstage del progetto.
"Gli scatti - sottolinea Daniele Franzella dell'associazione culturale Dusseldorf Palermo che gestisce lo spazio artistico dei cantieri della Zisa - vanno oltre qualsiasi luogo comune". "Nella mia opera - si legge in una nota dell'artista - i migranti scompaiono davanti a questa e ad altre tre barche ormeggiate. La sparizione evoca la relazione evanescente tra la vita e la morte. Il mio intento, però, è privilegiare l'attenzione sulla vita e dare speranza". A proposito del singolare scatto artistico in cui i migranti sono ritratti con i volti e i corpi dipinti del blu della bandiera europea Liu Bolin scrive: "Non importa di quale religione, etnia o paese siano i migranti, sono tutti mimetizzati con lo stesso sfondo monocromo, mentre compiono un gesto che ha a che fare con la loro spiritualità. Volevo dimostrare che la possibilità di cambiamento, ovvero come questa generazione presente possa trasferirsi dall'Africa all'Europa e vivere felice".
A commento, inoltre, dello scatto intitolato "Memory day" in cui i migranti sono raffigurati con gli stessi colori della sabbia con gli occhi dipinti di giallo quasi a volere sostituire le stelle della bandiera, l'artista afferma: "Essendo i migranti sdraiati sulla sabbia per qualcuno possono sembrare cadaveri invece il mio intento è di descrivere il loro arrivo e l'inizio del loro futuro". "Non so quale sarà il futuro dei migranti - dichiara infine l'artista di Pechino in un'intervista video - ma di sicuro sarà migliore e colorato". (set)